La citta di Siracusa

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La citta di Siracusa
La sua storia e civiltà

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anteprima - Siracusa vista dal mare con l'Etna alle spalle


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Siracusa (IPA: [siraˈkuːza], Sarausa in siciliano) è un comune italiano di 122 291 abitanti,[1] capoluogo della provincia omonima in Sicilia.
Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: la sua fondazione avvenne intorno all'anno 734-733 a.C., ad opera dei Corinzi. Annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica,[N 1] primeggiò per potenza e ricchezza con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla. Numerose le personalità influenti accolte al suo interno, come Platone che giungendovi per ben tre volte, cercò di instaurarvi lo Stato ideale della Repubblica.[2] Patria di artisti, filosofi e uomini di scienza, diede i natali, tra gli altri, al celebre Archimede.[3] Fu conquistata dall'antica Roma nel 212 a.C. Cicerone nel I secolo a.C. la descriveva ancora come la «più grande e la più bella città greca».[4][N 2]
Nell'anno 61 vi sostò per tre giorni l'apostolo Paolo, mentre veniva condotto a Roma.[5] Siracusa è altresì nota per essere la città natale di Santa Lucia, il cui martirio avvenne il 13 dicembre del 304.[6] Importante centro dell'Impero bizantino, ne divenne la capitale durante il VI secolo. La conquista araba, avvenuta nell'anno 878, pose fine all'egemonia siracusana.
Dopo il violento terremoto del 1693, il centro storico della città assunse lo stile Barocco che tutt'oggi lo contraddistingue. In epoca moderna fu una delle tappe principali del Grand Tour europeo. Durante la Seconda guerra mondiale, nell'anno 1943, venne firmato a sud-ovest di Siracusa, in contrada Santa Teresa Longarini, l'armistizio che sanciva la cessazione delle ostilità tra il Regno d'Italia e le forze alleate degli anglo-americani; passato alla storia come l'armistizio di Cassibile.[7]
Caratterizzata da ingenti ricchezze storiche, architettoniche e paesaggistiche, la città di Siracusa è stata dichiarata dall'Unesco nel 2005, congiuntamente alla Necropoli Rupestre di Pantalica, patrimonio dell'umanità.
Nel 2009 ha ospitato il forum del G8 sull'ambiente dal quale è scaturita la carta di Siracusa sulla biodiversità, adottata al G8 dell'Aquila.[8] Nel 2015 Siracusa è stata selezionata dal progetto del Cnr, divenendo la prima città d'Italia ad assumere il titolo di smart city 2.0.[N 3]
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.1.1 Orografia
1.1.2 Idrografia
1.1.3 Flora e fauna
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Antica Siracusa
2.1.1 Epoca greca
2.1.2 Epoca romana e bizantina
2.2 Epoca medievale
2.3 Età moderna
2.4 Età contemporanea
2.5 Simboli
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.2 Architetture civili
3.3 Architetture militari
3.4 Siti archeologici
3.5 Aree verdi
3.5.1 Riserve naturali protette
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
4.3 Lingue e dialetti
4.4 Tradizioni e folclore
4.5 Qualità della vita
5 Cultura
5.1 Istruzione
5.1.1 Biblioteche e università
5.1.2 Accademie
5.1.3 Istituti e centri
5.1.4 Musei
5.2 Stampa e media
5.3 Cinema
5.4 Teatro
5.5 Arte
5.6 Cucina
5.6.1 Antica Siracusa
5.6.2 Moderna Siracusa
5.7 Eventi
6 Persone legate a Siracusa
6.1 In età antica
6.2 In età medievale e moderna
7 Geografia antropica
7.1 Urbanistica
7.2 Suddivisioni storiche
7.3 Suddivisioni amministrative
8 Economia
8.1 Settore primario
8.2 Settore secondario
8.3 Settore terziario
9 Mercati e fiere
10 Infrastrutture e trasporti
10.1 Strade
10.1.1 Autostrade
10.1.2 Strade statali
10.2 Ferrovie
10.3 Porti
10.3.1 Porto Piccolo
10.3.2 Porto Grande
10.3.3 Rada di Santa Panagia
10.4 Aeroporti
10.5 Mobilità urbana
11 Amministrazione
11.1 Gemellaggi
12 Sport
12.1 Squadre e atleti
12.2 Personaggi sportivi illustri
12.3 Impianti sportivi
13 Galleria d'immagini
14 Note
15 Bibliografia
16 Voci correlate
17 Altri progetti
18 Collegamenti esterni
Geografia fisica[modifica wikitesto]
Territorio[modifica wikitesto]

Tiche: Scoglio Due Fratelli, sorge sul lato nord-orientale della città

Profonde insenature naturali nella costa di Siracusa
Siracusa sorge nel lato sud-orientale della Sicilia. La sua geografia è molto variegata, comprende al suo interno fiumi e colline rocciose, e confina per lo più con il mare, che la circonda in quasi ogni suo lato. Ciò conferisce al paesaggio la conformazione tipica delle località che sorgono sulla costa: promontori, baie, isole e penisole. Il litorale siracusano presenta numerose scogliere e diverse spiagge sabbiose.
Siracusa si sviluppa in parte sull'isola di Ortigia e in parte sulla terraferma. Tenendo inoltre presente che l'intera città è situata all'interno dell'isola di Sicilia, e proprio per questa sua peculiarità geografica, Siracusa è spesso appellata come « isola nell'isola »[9]
La posizione geografica ha reso celebre Siracusa per i suoi tramonti: spesso descritti e decantati nella letteratura.[N 4]
La conformazione della costa determina la vasta insenatura naturale dentro la quale si sviluppa il porto Grande. A circa 1200 metri di distanza dalla punta meridionale dell'isola aretusea,[N 5] sorge il promontorio della penisola della Maddalena, la cui punta più estrema è rappresentata dalla scogliera di Capo Murro di Porco, di fronte alla quale si estende l'area marina protetta del Plemmirio.[10] La penisola era detta anche isola (nome odierno dato ad una sua contrada) poiché un tempo lo stretto lembo di terra che oggi la collega alla terraferma, era sott'acqua.[11]
A nord della città si configura il promontorio di Santa Panagia,[12] dove un tempo sorgeva il terzo porto di Siracusa: Trogilo.[13]
« Tre porti erano aperti a tutte le navi dell'universo: il Trogilo a settentrione, a mattino il Porto marmoreo, a mezzogiorno il Porto maggiore, il Sicanium sinus di Virgilio, vasto cotanto che in esso si azzuffarono più di cento navi. »
(Davide Bertolotti, L'Italia descritta e dipinta, vol. 2, p. 306.)

La spiaggia di Cala Rossa sul lungomare di levante nell'isola di Ortigia, cinta dagli scogli
La città si affaccia sul mar Mediterraneo centrale,[14] attorniata dal bacino del mar Ionio.[N 6]
Siracusa dà inoltre il suo nome alla scarpata siciliana, detta «Scarparta di Malta e Siracusa»[15] o «Scarpata Ibleo-Maltese»,[15] la quale si sviluppa a est di Siracusa, nello Ionio, fino a Malta.[N 7][16]
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003[17]
Orografia[modifica wikitesto]
L'orografia di Siracusa è formata da sommità moderate: la maggiore di queste è data dall'altopiano dell'Epipoli, facente parte geologicamente delle propaggini orientali dei monti Iblei. Alle pendici dell'Epipoli, situate tra Akradina e Neapolis, si innalza il colle Temenite.
All'interno della città la balza dell'Akradina, anch'essa appartenente al sistema ibleo, conferisce al paesaggio urbano ampie e frastagliate pareti di roccia calcarea, conosciuta come pietra bianca di Siracusa,[N 8] alternando cavità naturali e artificiali, le quali costituiscono un'importante zona archeologica della città.

L'altopiano dell'Epipoli
In questa balza si sviluppa la latomia dei Cappuccini: la più vasta tra le latomie siracusane. Le latomie sono una caratteristica principale della città di Siracusa, ne possiede numerose. Esse sono state intagliate fin dall'epoca greca; Cicerone ne lasciò ampia descrizione, definendole come « opera grandiosa, magnifica, dei re e dei tiranni ».[18]
Nel lato nord della città proseguono le propaggini iblee, formando paesaggi rocciosi e grotte, come avviene a Scala Greca; quartiere che prende il nome da una latomia d'epoca greca che sorgeva nei pressi dell'ingresso nord, e principale, della polis: detto Hexapylo. Oltre i resti della scala sorge la cava di Santa Panagia, scavata da un torrente di acque meteoriche, rappresenta l'unica cava degli Iblei a contatto con il mare.
Il territorio ibleo è interessato dalla presenza di numerose grotte: in contrada Grotta Perciata, al limite del territorio comunale, si trova una delle grotte carsiche più importanti della Sicilia, per la quale è stata istituita una riserva protetta: la riserva naturale integrale Grotta Monello. Essa è situata tra valli fluviali e versanti scocesi, spesso proibitivi.[19] Al suo interno si sviluppano notevoli stalattiti e stalagmiti delle più svariate forme.[19][N 9]
Idrografia[modifica wikitesto]

Il fiume Ciane circondato dalle piante di papiro. Il nome deriva dal greco antico, Cyanos: azzurro

Il fiume Anapo nel punto in cui sfocia sul mar Ionio, nei pressi dei Pantanelli
I fiumi che attraversano l'area della città sono l'Anapo e il Ciane.[N 10] Sono questi due fiumi antichissimi, già noti alla letteratura d'epoca greca, la quale in generale donò ai corsi d'acqua di Siracusa una storia ricca di miti e leggende. I due fiumi sfociano affiancati nel mar Ionio,[N 11] presso i Pantanelli, pianura alluvionale, dove si trova la riserva naturale delle saline di Siracusa: saline non più in uso da diversi anni.[20]
Vi è infine un altro importante fiume che interessa l'area di Siracusa: il fiume Cassibile, il quale, pur scorrendo al di fuori del territorio di competenza comunale, ha però la sua foce presso la contrada di Fontane Bianche.[21]
Nell'area paludosa, sita ad ovest della città, dove sorgevano le paludi Lisimelie,[N 12][22] con i lavori di bonifica del XX secolo, sono sorti i canali artificiali di Mammaiabica, Scandurra, Pismotta e Regina.[23] Di fronte ai Pantanelli, sull'isola di Ortigia, si trova la rinomata fonte Aretusa, composta da acqua dolce, che sgorga da una grotta posta davanti al mare; fonte scaturita dalle falde acquifere di Siracusa.[24]
Sul colle Temenite sorge la grotta del Ninfeo, al cui interno sgorga una piccola cascata - la quale dà origine a un laghetto - che giunge in loco tramite l'acquedotto Galermi, noto per essere il più antico acquedotto della Sicilia, costruito dal tiranno Gelone nel 480 a.C., ancor oggi trasporta in città le acque dell'Anapo.[25]
Nel lato nord di Siracusa, tra Scala Greca e la Targia, si sviluppa un'altra sorgente d'acqua dolce, chiamata fonte Acqua della Colomba, la quale si mescola con l'acqua salata del mare, dando vita a un particolare ecosistema marino.[26]
Flora e fauna[modifica wikitesto]
Il papiro di Siracusa

Piante di cyperus papyrus alle saline di Siracusa
Siracusa rappresenta l'unica città in Europa al cui interno cresce spontanea la pianta del papiro.[N 13] Questa pianta, originaria del Nordafrica, cresce nell'ambiente siracusano fin dalla tarda epoca greca.[N 14] Essa venne riscoperta nel Settecento dall'erudito Saverio Landolina.[27] Dalla pianta si ricava la carta di papiro, usata per la scrittura fin dall'antichità. In città ha sede l'Istituto Internazionale del Papiro - ente fondatore del museo del papiro di Siracusa[28] - il quale è divenuto un importante punto di riferimento nella papirologia: ad esso vengono affidati i papiri dell'antico Egitto, grazie alla collaborazione del museo egizio del Cairo, per essere studiati e curati.[29]
La macchia mediterranea caratterizza la flora e la fauna di Siracusa: palme, uliveti e fico d'india crescono in abbondanza, così come gli agrumeti: il limone di Siracusa è noto a livello internazionale.[30] Altre specie vegetali sono endemiche solo di questo determinato habitat, caratterizzato dalla roccia calcarea, come la ortica rupestre Guss., il trachelio siciliano, i perpetuini degli Iblei.[31]
Di particolare interesse risulta la flora fluviale: la pianta più caratteristica è senza dubbio il raro cyperus papyrus, studiato e rinomato nella letteratura. Inoltre grazie alla presenza del mare, a Siracusa si è sviluppata una delle più importanti concentrazioni di palma nana (quasi un chilometro quadrato), tra le più estese nel Mediterraneo.[N 15][32] In città, presso la zona archeologica, si può altresì ammirare uno dei più imponenti esemplari secolari di ficus delle pagode in Italia, che qui ha trovato l'habitat ideale per prosperare.[33]
Siracusa riveste un ruolo primario nella ricettività dell'avifauna migratoria. Il suo territorio vanta la presenza di specie rare nel resto d'Europa, come il falco laniaro[34] e la trota macrostigma, autoctona della Sicilia sud-orientale.[35]
La variegata conformazione del territorio consente inoltre la presenza di altri tipi di faune, come quella cavernicola (o spelea),[36] d'acqua dolce e soprattutto quella marina: il Plemmirio rappresenta un importante osservatorio per lo stazionamento dei cetacei (balenottere, delfini, capodogli e altri giganti del mare).[37]
Clima[modifica wikitesto]
Exquisite-kfind.png Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Siracusa.

Siracusa vista dal mare con l'Etna alle spalle
« A Siracusa i venti dominanti sono il mezzogiorno e il greco: le burrasche sono accompagnate da forti venti di greco-levante e di scirocco-levante che durano quattro o cinque giorni. Si attribuisce comunemente il cattivo tempo all'accumularsi delle nubi intorno all'Etna. »
(Società italiana di fisica, Il Nuovo cimento, vol. 21-22, 1866, p. 89.)
Il clima di Siracusa è quello tipico delle aree mediterranee costiere e quindi piovoso e mite in inverno, caldo ma ventilato e siccitoso in estate. In particolar modo, il clima di Siracusa è noto per essere dominato dal vento di scirocco.[38]
Secondo un'ipotesi il toponimo di questa città trarrebbe la propria origine dall'intenso vento di sud-est (che a sua volta prende il nome dalla Siria)[39] che soffia sul territorio: Siraco (o Syraka) deriverebbe dal « termine arabo-magrebino Suloq = vento di mezzogiorno, scirocco »,[N 16] ma la radice di tale toponimo è stata definita controversa e l'ipotesi rigettata.[40]
Il mare e le correnti fanno prevalere spesso un clima umido. Le temperature massime si attestano nei mesi invernali sui 16 °C e nei mesi estivi sui 35 °C; mentre le minime sono rispettivamente 7 °C e 20 °C.
Le precipitazioni medie annue sono pari a circa 500 mm distribuite su 60 giorni. In autunno possono presentarsi episodi alluvionali.[41]
La neve è un fenomeno raro a Siracusa, si è però verificata durante qualche episodio eccezionale.[N 17][42] D'estate invece si possono toccare facilmente temperature molto elevate.[N 18]


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Il fiume Ciane circondato dalle piante di papiro. Il nome deriva dal greco antico, Cyanos: azzurro

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Il fiume Anapo nel punto in cui sfocia sul mar Ionio, nei pressi dei Pantanelli


Mappa_antica_Siracusa
mappa antica di Siracusa

Edited by maxmaxuell - 1/10/2016, 22:21
 
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maxmaxuell
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