ZECCA: Comune e del Cane

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arianna811981
view post Posted on 21/7/2013, 09:05     +1   -1




ZECCA




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Zecche




Stadi

Le zecche

Come sono fatte

Le zecche sono artropodi appartenenti alla classe degli Aracnidi, ordine Ixodidi. Non sono dunque insetti come viene spesso riportato e nemmeno ragni, quantunque siano ad essi lontanamente imparentate.

Le zecche differiscono dalla maggior parte degli altri artropodi perché hanno un corpo non diviso; al posto di un capo vero e proprio, presentano uno gnatosoma che porta l'apparato boccale. Questo consiste di una porzione basale, un paio di palpi e una rigida struttura munita di denticoli (ipostoma), che serve ad ancorare il parassita all'ospite. Vi sono inoltre un paio di cheliceri atti ad incidere il tegumento dell'ospite per la penetrazione dell'ipostoma.

Le zecche, come gli altri aracnidi, possiedono 4 paia di zampe; tuttavia, appena sgusciate dall'uovo, le larve presentano solo sei zampe. Dietro il terzo o quarto paio di zampe sono visibili due pori respiratori; ventralmente si possono notare anche l'ano e, negli adulti, l'apertura genitale.

I sessi sono notevolmente diversi; ciò è dovuto particolarmente alla presenza dello scudo dorsale, che ricopre interamente il dorso dei maschi, mentre è presente solo sulla parte anteriore nelle femmine, nelle ninfe e nelle larve.


Cosa mangiano

Tutte le zecche sono ematofaghe, si nutrono cioè del sangue di anfibi, rettili, uccelli o mammiferi.
Dopo che i cheliceri hanno lacerato la pelle dell'ospite, l'ipostoma è inserito nella ferita e la zecca inizia a nutrirsi. Il corpo delle zecche è ricoperto di una cuticola coriacea capace di una grande distensione dimodoché, dopo essersi nutrite, esse possono raggiungere una grandezza enorme in rapporto ad una zecca digiuna. Il pasto può durare anche alcuni giorni e al termine di esso la zecca si lascia cadere al suolo

Ciclo biologico

Oltre all'uovo, le zecche presentano tre stadi di sviluppo: la larva, la ninfa e l'adulto. Ciascuno di essi si nutre una sola volta. Uscita dall'uovo, la larva (molto piccola e dotata di sei zampe) cerca un ospite adatto a cui attaccarsi. Dopo essersi nutrita, ad esempio a spese di un topolino, subisce la muta e diventa una ninfa (più grande e con otto zampe), la quale, dopo un pasto, muta allo stadio adulto (più grande della ninfa e con otto zampe). I maschi adulti hanno il corpo completamente ricoperto da uno scudo chitinoso e per questo si distinguono facilmente dalle femmine, nelle quali lo scudo lascia scoperta una parte del corpo. L’accoppiamento fra maschio e femmina avviene di solito su qualche grande mammifero, ad esempio un capriolo, dopodichè la femmina si nutre di sangue, aumentando notevolmente di volume, ed infine si lascia cadere al suolo per deporre anche più di un migliaio di uova.

La zecca più comune in Regione e nell'intera Europa occidentale è l'Ixodes ricinus L.. Essa, nel corso del suo ciclo vitale, sfrutta tre diversi ospiti. In particolare gli ospiti di elezione per le larve sono piccoli mammiferi come topolini appartenenti ai generi Apodemus e Clethrionomys, le ninfe sfruttano sia micromammiferi sia ungulati di grossa taglia. Gli "ospiti di riproduzione" usati dagli adulti sono tipicamente i caprioli.


Dove vivono

La maggior parte delle specie di Ixodidi tende ad essere distribuita piuttosto irregolarmente nell'ambiente frequentato dagli ospiti.

La specie Ixodes ricinus preferisce habitat umidi, tipicamente terreni incolti e boschi.

E' importante sfatare alcuni luoghi comuni: le zecche non cadono dagli alberi, non saltano e soprattutto non volano, sono infatti prive di ali. Esse vivono a terra, sull'erba e sulla lettiera dei boschi e rimangono in attesa. Quando vengono in contatto con un possibile ospite che passa loro accanto, vi si trasferiscono per nutrirsi.


Le malattie trasmesse dalle zecche

Molte specie di Ixodidi sono di notevole importanza medica e veterinaria, poiché trasmettono numerosi agenti infettivi per l'uomo e gli animali. Inoltre le punture causano anche altri disturbi, come dermatosi e disturbi sistemici dovuti all'inoculazione di sostanze irritanti.

Grande interesse, tra le malattie trasmesse dalle zecche, sta suscitando la Malattia o Morbo di Lyme o Borrelliosi. Questa patologia è causata dalla spirocheta Borrellia burgdorferi s.l., un batterio il cui vettore in Europa occidentale è Ixodes ricinus. I serbatoi del patogeno si trovano in una grande varietà di micromammiferi, soprattutto roditori, che lo trasmettono alla zecca quando questa si nutre su di essi. I sintomi della malattia comprendono il caratteristico eritema, spesso accompagnato da astenia, febbre, brividi, cefalea e rigidità nucale. Successivamente si possono manifestare sindromi neurologiche, miocardiche, artritiche e dermatologiche. Non sempre si presentano tutti i sintomi caratteristici.

La TBE (Tick-Borne Encephalitis o encefalite trasmessa da zecche) è una malattia virale, trasmessa da diverse specie di Ixodidi, soprattutto Ixodes ricinus. La gravità della malattia ha indotto alcuni Paesi a vaccinare le popolazioni che risiedono o lavorano in zone a rischio. I sintomi possono andare da un semplice mal di testa con febbre, fino al coma e alla paralisi. I principali serbatoi del virus sono, anche in questo caso, piccoli mammiferi.

Altri agenti patogeni trasmissibili dalle zecche sono alcune specie di Babesia, di Erlichia e di Rickettsia.



Cosa sono le zecche?
Le zecche sono parassiti imparentati con gli acari, ma si distinguono da questi perché presentano
un apparato buccale munito di dispositivi per pungere e succhiare il sangue. Sono ospiti abituali
di animali quali il cane, il piccione, il cervo, i roditori ed altri mammiferi.
Si localizzano soprattutto sulla testa fronte, orecchie, labbra, palpebre, sul collo e negli spazi
interdigitali. Principalmente si trovano due tipi di zecche: il primo e rappresentato da parassiti
che compaiono dai mesi primaverili a quelli estivi con maschi di colore rosso-marrone scuro,
lunghi 2-3 millimetri con corpo piatto e 8 piccole zampe mentre le femmine sono più grandi (4-
10 millimetri), grigiastre.
Il secondo tipo, mene frequente, con parassiti molto piccoli (1-2 millimetri al massimo), di
colore violaceo.
Ogni femmina può deporre da 3000 a 5000 uova che dopo l'incubazione si trasformano in larve
che possono svilupparsi solo su un ospite intermedio: dopo un pasto di sangue, che va di 3 ai 6
giorni, la larva cade e diventa una ninfa octopode. Un altro ospite intermedio è necessario perché
si trasformi in adulto sessuato in grado di accoppiarsi.

ricinus


Patologie locali e sistemiche causate dal morso delle zecche

Le zecche possono causare un processo infiammatorio
locale nella sede del morso e, in alcuni casi, possono
provocare l'insorgenza di una sintomatologia sistemica.
Generalmente il morso non provoca dolore, ma, nel giro di
pochi giorni dall'introduzione della saliva della zecca,
possono comparire vari sintomi. Tali sintomi possono
variare dal semplice prurito o da reazioni orticarioidi
locali, con interessamento spesso dei linfonodi satelliti,
alla formazione di noduli causati da una reazione da corpo
estraneo nei confronti delle parti della bocca del parassita
rimaste conficcate nella cute.
Inoltre possono manifestarsi reazioni sistemiche gravi

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Trasmissione di malattie infettive
Le zecche possono comportarsi da vettori di malattie infettive, inoculando nel circolo sanguigno,
al momento del morso, insieme alla loro saliva, i microorganismi (virus, batteri, protozoi ecc.)
responsabili. Alcune di queste malattie possono interessarci da vicino:
· la malattia di Lyme (Eritema Cronico Migrante), causata da una spirocheta (Borrelia
Burgdorferi), caratterizzata da un esantema cutaneo associato a febbre, malessere
generale, cefalea, dolori articolari, con manifestazioni tardive a distanza anche di mesi
che interessano le articolazioni, il cuore ed il sistema nervoso. La diffusione in Europa
della Malattia di Lyme dipende dalla presenza della comune zecca dei boschi, che
parassita i mammiferi (Ixodes ricinus).
· La febbre bottonosa del Mediterraneo causata da Rickettsie (batteri Gram-, parassiti
endocellulari obbligati), veicolata da Ripicephalus sanguineus, una zecca del cane.
Questa malattia è caratterizzata da febbre, manifestazioni cutanee, cefalea, sintomi
respiratori, dolori muscolari, ingrossamento dei linfonodi, della milza e del fegato. Si
chiama febbre bottonosa per la presenza della tipica tache noire (macchia nera), una
necrosi cutanea causata dall' infezione della rickettsia nel punto della inoculazione per
puntura da zecca, permane 8 - 10 giorni ed è osservata in circa la metà dei pazienti affetti
da febbre bottonosa. Dopo un certo periodo di incubazione c'è l'esordio con febbre
elevata, cefalea, iniezione della congiuntiva, stato tossiemico. L'esantema compare al
terzo giorno dall'inizio della malattia. Sono possibili gravi complicanze emorragiche,
encefaliti, polmoniti. La terapia è a base di antibiotici.

Prevenzione
Le zecche non saltano e non volano sulle loro vittime, ma si appostano
all'estremità delle piante aspettando il passaggio di un animale o di un
uomo. Se una zecca si attacca ai vestiti, comincerà a migrare fino a
che non verrà a contatto con la pelle, qui conficcherà il suo apparato
buccale e comincerà a succhiare il sangue. Una zecca può alimentarsi
in questo modo per un periodo che va dai 2 ai 7 giorni, in relazione al
suo stadio di maturazione, fino a che, sazia, si stacca dall'ospite. Le
zecche tendono a localizzarsi preferibilmente sulla testa, sul collo,
dietro le ginocchia, sui fianchi.

Controllo a livello personale
Esistono alcune precauzioni che possono essere prese per ridurre
significativamente la possibilità di venire a contatto con le zecche, o
perlomeno per individuarle rapidamente sul proprio corpo prima che
possano trasmettere una malattia.
Coloro che si apprestano a recarsi in aree a rischio (escursionisti,
forestali, cacciatori ecc.) dovrebbero:
· Vestirsi opportunamente, con abiti chiari che rendono più facile l'individuazione delle
zecche, coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali) e
utilizzare pantaloni lunghi.
· Evitare di toccare l'erba lungo il margine dei sentieri, non addentrarsi nell'erba alta.
· Terminata l'escursione effettuare un attento esame visivo e tattile della propria pelle, dei
propri indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti.
· Trattare gli animali domestici (cani) con sostanze acaro repellenti prima dell'escursione.
· Spazzolare gli indumenti prima di portarli all'interno delle abitazioni.
Rimozione delle zecche
· Se si viene morsicati non farsi prendere dal
panico (anche nelle zone dove la malattia di
Lyme è endemica, solo una piccola
percentuale di zecche è portatrice della
malattia ed in ogni caso il parassita comincia
a trasmettere l'agente patogeno non prima di
24 ore dal morso).
· Occorre rimuovere prontamente il corpo
della zecca,prestando la massima attenzione
a non schiacciarlo, per evitare il rigurgito che
aumenterebbe la possibilità di trasmissione di
agenti patogeni..
· Disinfettare il sito di morsicatura prima e dopo la rimozione della zecca.
· La zecca va afferrata con una pinzetta vicino alla superficie della pelle e rimossa tirando
dolcemente.
· Se le pinzette non sono disponibili, per non ritardare la rimozione dell'insetto dal corpo, è
possibile utilizzare un pezzo di filo di cotone da ricamo o da cucito.
· Formare un cappio intorno alla bocca della zecca con il filo di cotone, il più vicino
possibile alla pelle, quindi tirare gentilmente senza strappare prima verso l'alto poi verso
il basso fino a quando la zecca non si stacca.
· Se esiste il sospetto che una parte dell'apparato boccale sia rimasto infilato nella pelle,
consultare un medico perché potrebbe essere causa di infezione da batteri.
Continuare a controllare nel tempo la zona della puntura per verificare se appaiono macchie
rosse; in particolare tra il terzo e il trentesimo giorno dopo la rimozione della zecca. Se si
verificano sintomi particolari o malesseri nei giorni o nelle settimane successive, consultare
immediatamente un medico e segnalare quando è avvenuta la puntura. Lo sviluppo di malattie
legate ad infezioni portate dalla zecca sono abbastanza rare e di facile guarigione con il
trattamento antibiotico ma possono essere difficilmente diagnosticabili.

Precauzioni ambientali e domestiche
Il rischio di trasmissione di malattie infettive da parte delle zecche è maggiore in primavera ed in
estate, a partire dal mese di marzo è possibile trovarle sulla vegetazione e sugli animali. Le
zecche preferiscono vivere in zone con folta vegetazione, dove c'è limitata ventilazione ed
elevata umidità, ma possono sopravvivere dovunque siano presenti zone d'ombra ed uno strato di
vegetazione in decomposizione.


zecca

Edited by arianna811981 - 21/7/2013, 17:10
 
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max_400
view post Posted on 21/7/2013, 11:48     +1   -1




molto interessante arianna, manca solo qualke video di youtube e ti sistemato il titolo mancava una parantesi ] alla fine di CENTER

ecco la forma corretta
CODICE
[CENTER] ZECCA [/CENTER]
 
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arianna811981
view post Posted on 21/7/2013, 16:05     +1   -1










 
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maxmaxuell
view post Posted on 19/8/2015, 21:47     +1   -1




1163
 
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maxmaxuell
view post Posted on 10/12/2015, 17:36     +1   -1




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4 replies since 21/7/2013, 09:05   2044 views
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