le prime auto in italia

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max_400
view post Posted on 14/4/2013, 14:24 by: max_400     +1   -1




ANNO 1937 - LA FIAT 1100

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ANNO 1937 - LA FIAT 1100

MAGGIO 1937 - Esce dallo stabilimento Lingotto della Fiat la 1100, nuova berlina media a quattro porte. Erede della "gloriosa" ma ormai datata Balilla, è tra le automobili italiane più popolari a cavallo del secondo conflitto. In realta' la sigla ufficiale della nuova Fiat e' "508 C Nuova Balilla", ma il pubblico -come era gia' avvenuto l'anno precedente per la piccola 500, alias TOPOLINO- la ribattezza subito 1100. La linea della 1100 appare piuttosto moderna e aerodinamica, con elementi in comune con le Fiat 500 e 1500 tra cui commercialmente si colloca. Il motore particolarmente robusto e affidabile (un 4 cilindri 1089 cc. da 32 cv), le prestazioni elevate rispetto alla cilindrata (110 km/h e consumi relativamente limitati), la buona abitalita' interna, la versatilita' di impiego e il prezzo "ragionevole" (19.500 lire), assicurano un ottimo successo di vendite alla 1100, che diventa subito per antonomasia "la vettura media" dell'automobilista italiano. Nel primo biennio di produzione, escono dai cancelli del Lingotto ben 52.000 nuove 1100. In totale, fino al 1953, gli esemplari fabbricati raggiungono la ragguardevole cifra di quasi 200.000 unita'.

ANNO 1939

LE NOVITA' DELLE CASE ITALIANE ALLA VIGILIA DELLA GUERRA


Durante il mese di marzo del '39 appare una vettura sportiva dalla linea particolarmente moderna. Si tratta della 1100 SPORT, derivata dalla berlina 508 C (ribattezzata dal pubblico 1100, cfr. scheda del 1937). Il nuovo modello ha una carrozzeria a due porte bassa e slanciata, mentre fanali e parafanghi appaiono quasi del tutto incassati rispettivamente nel frontale e nelle fiancate. Grazie a queste doti aerodinamiche e a un motore di 42 cv (contro i 32 della berlina) la 1100 SPORT raggiunge i 136 km/h. Claustrofobico l'abitacolo, in grado di ospitare due persone piu' un piccolo bagaglio. Vettura concepita per il solo uso sportivo o turistico, esce dalla produzione nel settembre dello stesso anno, con lo scoppio della seconda guerra mondiale.

LA FIAT 700

15 maggio 1939. Inaugurazione -presieduta da Mussolini- dei moderni e imponenti stabilimenti FIAT MIRAFIORI, situati nella periferia meridionale di Torino.La nuova fabbrica, a un piano unico di lavorazione, vanta una superficie complessiva di 430.000 mq ed e' concepita per ospitare circa 15.000 operai. Davanti alla massa dei 50.000 dipendenti Fiat stipati nella pista di collaudo, il Duce pronuncia un discorso e passa in rassegna tutta la produzione della casa torinese. Tra essa appare un nuovo modello, la "700": Agnelli e i massimi dirigenti Fiat ne illustrano le principali caratteristiche al dittatore. La "700", ormai pronta per la produzione in grande serie, e' un'utilitaria a due porte e quattro posti che si colloca tra la "500" e la "1100". (avrebbe anticipato di molto la famosa 600 del 1955) e con queste ultime la sua linea ha una certa familiarita', del tutto innovativa e inedita per un modello Fiat e' la carrozzeria a scocca portante. Il piccolo motore di 700 cc sviluppa una potenza di 22 cavalli con consumi piuttosto contenuti. Nei mesi successivi prosegue, all'interno dei nuovi stabilimenti, l'allestimento delle linee di produzione della nuova utilitaria, perche' i primi esemplari devono essere commercializzati nelle ultime settimane dell'anno: Il 3 settembre 1939 - che è lo stesso infausto giorno della dichiarazione di guerra di Francia e Inghilterra alla Germania.
L'Italia non è ancora in guerra, ma scatta in tutta Italia il divieto di circolazione per le automobili private (salvo il rilascio di un permesso speciale, difficile da ottenere): la dirigenza Fiat decide subito la sospensione di ogni progetto per la nuova e piccola Fiat che viene presto dimenticata. Gli sforzi della casa torinese si concentrano ormai sulla produzione militare.
Nel precedente 11 luglio 1939 ricorreva il quarantesimo anniversario della fondazione della Fiat. Per l'occasione la casa torinese presentò alla stampa una nuova edizione della "508 C" del 1937, che assumeva anche ufficialmente il nome "1100" ed era prodotta nei nuovi stabilimenti Mirafiori.
La Fiat "1100" differisce dal modello precedente per il frontale a "prua di nave" (simile a quello della 700), gli interni e il cruscotto ridisegnati. Invariate le prestazioni.
Accanto alla normale berlina quattro porte (con un prezzo di 23.500 lire) appaiono nel listino la "Berlina Tetto Apribile", la "Cabriolet", la "L 6 posti" e la "Coloniale". In particolare, la "1100 Cabriolet" (26.500 lit.) presenta un disegno della coda innovativo rispetto alla precedente "508 C Cabriolet": la targa e' incassata in un un moderno e razionale baule, mentre i fanali sono collocati direttamente sui parafanghi. A differenza della "sfortunata" "700" le nuove "1100" vengono commercializzate nei giorni successivi la presentazione, "salvandosi" cosi' dal notevole ridimensionamento della produzione civile Fiat nel settembre successivo.
Durante la durata del conflitto continuano quindi a essere prodotte, sia pure in quantita' limitatissime. Salvo alcune modifiche nel 1948 ("1100 B") e nel 1949 ("1100 E", con un baule al posto della ruota di scorta), questa robusta e popolare Fiat cessa la produzione solo nel 1953. In totale, considerando anche la "508 C" saranno circa 200.000 le 1100 prodotte.

LANCIA

Se la Fiat decide di non iniziare la produzione della "700", assai differenti sono le decisioni della Lancia davanti allo scoppio del conflitto. Fin dai primi mesi del 1937 era allo studio il progetto di una piccola automobile, dalla cilindrata e consumi contenuti ma con prestazioni brillanti.
All'inizio di quell'ultima estate di pace il modello definitivo e' ormai pronto: l'"Ardea" -questo il nome che e' scelto dalla dirigenza Lancia- e' una compatta berlina a quattro porte dal cofano particolarmente corto, con una linea aerodinamica che ricalca -ad eccezione della coda: meno rastremata e piu' arrotondata- quella della piu' grande Aprilia (vista sopra). L'abitacolo dell'"Ardea" e' elegante e raffinato, con una ricca dotazione di accessori e strumenti di bordo. Il motore e' un compatto 903 cc che sviluppa la potenza di 28,8 cv, sufficienti ad imprimere a questa piccola automobile di lusso una velocita' di 108 km/h. I consumi (meno di 8 litri per 100 km) sono particolarmente contenuti per l'epoca. Quando la nuova Lancia e' pronta per la produzione, sono passate ormai alcune settimane da quell'infausto venerdi' 1° settembre, giorno dell'aggressione nazista alla Polonia.

Mussolini dichiara la "non belligeranza" e allo stesso tempo un clima di austerita' cala sul nostro paese: cio' nonostante, alla fine di ottobre, la Lancia inizia le vendite dell'Ardea con un prezzo di 26.000 lire. E, considerando il prezzo triplicato della benzina (il divieto di circolazione viene sospeso dall'inizio di dicembre e per pochi mesi: ma pochi automobilisti ne approfitteranno), da li' fino all'entrata in guerra dell'Italia (10 giugno 1940) le "Ardea" saranno consegnate in un numero tutt'altro che insignificante: oltre 2000, piu' alcuni telai ceduti ai carrozzieri per le fuoriserie. La produzione -sia pure col contagocce, come accade anche per l'"Aprilia"- prosegue durante il confilitto e ancora nel 1941 esce la seconda serie dell'"Ardea", con lievissime modifiche estetiche. Dopo la presentazione della terza (1948) e quarta serie (1949), L'"Ardea" esce dal listino Lancia nel 1953. Gli esemplari prodotti sono circa 23.000.

ALFA ROMEO

Maggio 1939: iniziano le vendite della costosissima "6c 2500", una delle piu' belle automobili italiane di serie mai prodotte. La nuova Alfa Romeo sostituisce il precedente modello "6c 2300 B" e rimane per 10 anni l'unico modello presente nei listini della casa milanese. Tutte le "6c 2500" hanno un raffinato motore a sei cilindri di 2443 cc e sono proposte in quattro versioni: "Berlina normale" (63 cv, 145 km/h, 5 comodi posti), "Berlina Lunga" (63 cv, 135 km/h, 7 posti), "Sport" (coupe' a quattro posti da 98 cv e 160 km/h) e la velocissima "Super Sport" (120 cv e 190 km/h, carrozzerie solo fuoriserie).
Le prestazioni sono davvero eccezionali per l'epoca, ne' sono da meno i prezzi di listino: la "Berlina normale" costava 60.000 lire, quanto un buon appartamento. Mentre la linea di quest'ultima era piuttosto classica e sobria (sebbene la parte posteriore fosse caratterizzata da un disegno piuttosto innovativo), le carrozzerie delle "Sport" e "Super Sport" erano modernissime e slanciate nella loro eleganza, con i fanali quasi incassati nel frontale. Automobile assolutamente elitaria, la "2500 6c" viene prodotta nell'arco dei dieci anni successivi in poche centinaia di esemplari. Molte - con noti piloti - partecipano alla classica Mille Miglia.

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La nuova Alfa Romeo sostituisce il precedente modello "6c 2300 B" e rimane per 10 anni l'unico modello presente nei listini della casa milanese.

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MARZO 1950 - Salone dell'automobile di Ginevra. La prima, nuova automobile italiana del dopoguerra e' la Fiat 1400, berlina quattro porte di classe medio-superiore. Soprattutto, e' la prima Fiat a scocca portante. Dal 1945 la grande fabbrica torinese aveva ripreso la produzione dei modelli d'anteguerra (500, 1100 e 1500), poiche' occorreva innanzitutto riparare gli ingenti danni di guerra. Ora la nuova Fiat 1400 taglia decisamente i ponti con il passato

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Arte & Auto - G. De Chirico - La 1400

ANNO 1950 - L'AURELIA

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ANNO 1950 - L'AURELIA


ANNO 1950 - L'ALFA ROMEO 1900

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ANNO 1950 - L'ALFA ROMEO 1900

OTTOBRE 1950 - E' un anno davvero ricco di novita' per il mercato automobilistico italiano (le vendite interne riguardavano quasi esclusivamente le case nazionali, poichè i fortissimi dazi rendevano pressoché impossibile l'importazione dei modelli esteri).

1955 - IN ARRIVO... LA 600

1955: la Fiat 600 inizia la motorizzazione di massa

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Fiat 600

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Fiat 600

La "Seicento" la nuova vettura utilitaria della Fiat, oggi è stata presentata, ufficialmente, alla vigilia della sua immissione nella vendita, alle autorità e ai rappresentanti della stampa estera ed italiana nella sede della filiale romana di viale Manzoni. "

Nella primavera del 1951, ad un anno di disanza dal lancio della Fiat 1400, prima novita' postbellica della casa torinese, negli uffici di progettazione Fiat si da' l'avvio al progetto "100". Per il nuovo modello si prospetta un "arduo compito": dovra' sostituire la popolarissima "Topolino", l'utilitaria degli italiani per antonomasia, la cui prima serie risale al 1936 e che nel marzo 1949 e' arrivata alla serie "C", dal frontale "americaneggiante" ma con una anzianita' di progetto che ormai appare sempre piu' datata.


www.storiologia.it/tabelle/prezziauto.htm

Le prime 1100 (1939-53)

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Fiat 1100 BL

La capostipite di tutte le "1100" fu la Fiat 508C Nuova Balilla 1100, uscita nel giugno del 1937, la cui evoluzione stilistica, presentata alla fine del 1939 e subito ribattezzata popolarmente "musone", fu la prima vettura della marca torinese a fregiarsi della denominazione Fiat 1100. Il soprannome "musone" derivava dall'imponente calandra spartivento (in uso anche sulla Fiat 2800) che la differenziava esteriormente dalla prima versione, poi anche definita "musetto" per retroformazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_1100
 
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