le prime auto in italia

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max_400
view post Posted on 8/4/2013, 22:17 by: max_400     +1   -1




Fiat 1100
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_1100


Costruttore bandiera Fiat
Tipo principale Berlina
Altre versioni Furgonata
Familiare
Produzione dal 1939 al 1969
Sostituisce la Fiat 508 Balilla
Sostituita da Fiat 128

La Fiat 1100 è un'automobile prodotta dalla casa automobilistica Fiat dal 1939 al 1969.


La Fiat 1100 è un'automobile prodotta dalla casa automobilistica Fiat dal 1939 al 1969.

La capostipite di tutte le "1100" fu la Fiat 508C Nuova Balilla 1100, uscita nel giugno del 1937, la cui evoluzione stilistica, presentata alla fine del 1939 e subito ribattezzata popolarmente "musone", fu la prima vettura della marca torinese a fregiarsi della denominazione Fiat 1100. Il soprannome "musone" derivava dall'imponente calandra spartivento (in uso anche sulla Fiat 2800) che la differenziava esteriormente dalla prima versione, poi anche definita "musetto" per retroformazione.

Nell'immediato dopoguerra (settembre 1948), la 1100, lievemente modificata, assunse la designazione di 1100 B, poi, alla fine dell'estate del 1949, uscì la 1100 E — caratterizzata esteriormente dall'adozione di un vano posizionato nella coda, destinato all'alloggiamento della ruota di scorta — che rimase a listino fino alla primavera del 1953 quando nacque la 1100-103. Grazie alla sua abitabilità, la 1100 ebbe in quegli anni un notevole successo specialmente come taxi o come base per gli allestimenti ad ambulanza. In precedenza, durante la guerra, era già stato prodotto un modello modificato in allestimento "ufficio mobile".
Le 1100/103 (1953-60)

Nel 1953 l'auto fu radicalmente modificata: nacque la 1100/103. Si trattava di un'autovettura totalmente nuova, dotata di scocca portante. Della progenitrice manteneva solamente il motore 4 cilindri con albero a camme laterale di 1089 cm³.
La Fiat 1100/103 del 1953 nell'allestimento normale

Le soluzioni tecniche (a parte il passaggio alla soluzione monoscocca) erano classiche: trazione posteriore, avantreno a ruote indipendenti con balestra trasversale, retrotreno a ponte rigido con balestre longitudinali semiellittiche e freni a tamburo su tutte le ruote. Tuttavia non mancava qualche novità, come il telaietto ausiliario che sosteneva il gruppo motore-cambio al quale era ancorata la sospensione anteriore. La 103, messa sul mercato nell'aprile 1953 in due versioni, la Tipo A, più economica, e la Tipo B, maggiormente rifinita, si caratterizzava per una moderna linea a 4 porte e 3 volumi (anche se la coda era molto più corta rispetto ai modelli successivi), con parafanghi integrati e coda tondeggiante.

Pochi mesi dopo il debutto fu presentata anche la 103 Familiare, ovvero la versione giardinetta. La 103 ottenne grande successo, soprattutto nella versione berlina Tipo B (con interni meglio rifiniti, sedile anteriore con schienale separato, maggiori cromature esterne e ampia scelta di colorazioni): la Tipo A (disponibile solo in grigio e con allestimento spartano) non piacque molto, mentre la Familiare era apprezzata da artigiani e commercianti. Tutte le 103, comunque, grazie al sedile anteriore intero e alla leva del cambio al volante, potevano ospitare 6 persone.
La Fiat 1100/103 TV prima serie del 1953-54

Nell'ottobre del 1953 fu lanciata la versione 103 TV (Turismo Veloce) con motore potenziato di 14 HP (per un totale di 50, contro i 36 delle altre versioni), albero di trasmissione diviso in due parti collegate da un giunto, verniciatura bicolore, finiture più ricche, "codine" al bagagliaio e terzo faro centrale (inserito nella mascherina).

Al Salone di Ginevra del marzo 1955 fu presentata la 103 Trasformabile: disegnata dalla Sezione Carrozzerie Speciali della Fiat, si trattava di una piccola spyder a 2 posti, con tratti americaneggianti (anche se non fu mai esportata negli Stati Uniti) e meccanica della 103 TV berlina.
La 1100/103 "E" TV del 1956-57

Nel 1956 un restyling interessò la 103 berlina e familiare, dando vita alla serie 103 E. Oltre a modifiche al frontale (nuova mascherina) e agli interni (plancia, strumentazione, riscaldamento, rivestimenti), la berlina beneficiò di un nuovo disegno dei fanalini posterior e di un diverso posizionamento della ruota di scorta nel vano bagagli. La TV adottò una nuova griglia anteriore e la verniciatura bicolore si estese anche alle fiancate Dal punto di vista tecnico, oltre a motori leggermente potenziati (40 hp per le versioni normali e 53 per le TV), tutte le versioni adottarono l'albero di trasmissione in due parti. Le Trasformabile, invariate esteticamente, adottarono il motore da 53 HP.

Al Salone di Torino dell'autunno 1957 uscì la serie 103 D (conosciuta anche come modello 58), contraddistinta soprattutto dall'incremento delle dimensioni grazie a un bagagliaio più lungo e più capiente, mentre nel 1958 le TV berlina e Trasformabile furono rimpiazzate dalle corrispondenti versioni della 1200.

Nel marzo del 1959 un ulteriore restyling diede vita alla serie 103 H (definita anche come "Tipo Lusso") che andò ad aggiungersi alla 103 D: il nuovo modello si distingueva dalla versione base per il motore più potente ma anche per un equipaggiamento più ricco, per allestimenti interni più curati, per una diversa mascherina anteriore, per la verniciatura bicolore e per l'aggiunta di profili e fregi cromati quali le "rondinelle" sulle codine. Nel 1959-60 la gamma era pertanto composta dalle versioni base (103 D), dalla versione Lusso (103 H) e dalla Familiare.
Le 1100 Export e Special (1960-62)
La Fiat 1100-103 Export del 1960-61

Nell'autunno 1960 la gamma delle 103 fu rivoluzionata: la versione "base" fu denominata "Export" ed ereditò la carrozzeria della precedente 103 H (la cosiddetta berlina Lusso) anche se in edizione semplificata, mentre la versione di maggior pregio, cui venne assegnata la denominazione Special, adottò il corpo vettura della 1200 Granluce reso più piacevole dall'eliminazione di numerosi orpelli cromati. Entrambe montarono il motore da 48/50 hp (55 hp misurati col metodo S.A.E.) che consentiva loro di superare i 130 km orari di velocità massima.

Anche la Familiare beneficiò di qualche piccola modifica e adottò il medesimo motore delle berline. Da segnalare che alla fine del 1961 la versione Special ricevette qualche piccola modifica, la più evidente delle quali alle fiancate, dalle quali furono eliminate le nervature che avevano caratterizzato tutte le 103 precedenti.
Le 1100 D (1962-66)

Nell'autunno del 1962 un ulteriore restyling diede vita alla 1100 D. A cambiare furono soprattutto la mascherina anteriore, i fanalini, i fregi cromati (semplificati) e gli interni.

Dal punto di vista tecnico le novità maggiori erano l'adozione del motore di 1221 cm³ (ex 1200 Granluce) da 55 hp e l'adozione del carburatore monocorpo. Le 1100 D erano disponibili in un unico allestimento, identico tra berlina e Familiare.
Le 1100 R (1966-69)
Una 1100 R del 1967

Nel gennaio del 1966, nell'imminenza del lancio delle più moderne 124 (avvenuto appena due mesi dopo), per evitare ogni possibile concorrenza tra i due modelli, la 1100 fu riposizionata verso il basso e motorizzata di nuovo con un motore da 1089 cm³ e 48 HP.

Contemporaneamente la carrozzeria fu rivista nel frontale (completamente ridisegnato) e negli interni (semplificati dall'adozione di componenti della 850, come la strumentazione). Sulla berlina cambiò anche la coda, ora più squadrata, priva di pinne e dotata di luci circolari (le stesse della 850). Dal punto di vista tecnico si segnalava anche l'adozione di freni anteriori a disco e il comando del cambio a cloche anziché quello ormai in disuso al volante.

La nuova versione, denominata 1100 R (ovvero "Rinnovata"), rimase in listino — sia nella versione berlina che in quella Familiare — fino all'ottobre del 1969, quando fu definitivamente sostituita dalla Fiat 128 immessa sul mercato circa cinque mesi prima.
Le 1100 "estere"

La 1100 R, poi venduta con successo nell'Europa Occidentale, era stata originariamente pensata per il mercato pakistano. La Fiat, infatti, pensava che l'oramai datato modello non fosse più in grado di reggere sui mercati evoluti, anche se invece smentì le previsioni e ottenne successo.

Il costruttore indiano Premier, che aveva già fabbricato su licenza le Fiat 500 Topolino, rilevò nel 1967 la catena di montaggio della 1100 D, avviando la produzione della Premier Padmini, identica all'originale Fiat (a parte il motore che invece era il 1089 cm³ da 48 hp del modello R).

La vettura (adattata con guida a destra) fu costruita fino al 1999, stabilendo un vero record di durata per un modello Fiat di media categoria e più di 1.000.000 di esemplari fabbricati.

La Fiat 1100 fu anche prodotta dalla consociata argentina Fiat Concord nella versione D Export tra il 1960 e 1963. 23.152 furono gli esemplari prodotti.

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Fiat 1100 BL


Una Fiat 1100 103 Familiare del 1954-55

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La Fiat 1100/103 del 1953 nell'allestimento normale


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La Fiat 1100/103 TV prima serie del 1953-54

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La Fiat 1100-103 Export del 1960-61

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Una 1100 R del 1967

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1100/103 E (1956-57)

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Furgone 1100 T (1957-58)

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1100 D, anni sessanta

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Neckar 1100/103 di fabbricazione tedesca

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1100 R (1967)

Fiat 508 Balilla
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_508_Balilla

La Fiat 508 Balilla è una famosa vettura prodotta dalla Fiat negli anni trenta con la quale ebbe inizio la motorizzazione di massa in Italia.


Una Fiat 508 Balilla del 1933

Altre versioni Coupé
Spyder
Torpedo
Produzione dal 1932 al 1937
Sostituisce la Fiat 509
Sostituita da Fiat 508C
Esemplari prodotti 113.165 in Italia + 26.472 in Francia + Germania + Polonia

Il contesto

Il progetto fu attuato da diverse celebri figure dell'automobilismo di quegli anni: Nebbia, Fessia, Giacosa e Zerbi che costruirono una vettura dalle prestazioni di classe ma dai costi relativamente contenuti. Il modello viene presentato alla Fiera di Milano il 12 aprile del 1932 in occasione del Salone dell'automobile e si caratterizzava soprattutto per il cambio a tre marce non sincronizzate.

Montava anteriormente un motore Fiat 108C a benzina, a quattro cilindri in linea a valvole laterali da 995 cm³ di cilindrata, capace di sviluppare circa 20 CV a 3500 rpm. La trazione era posteriore e l'auto montava freni a tamburo su tutte e quattro le ruote; la vettura poteva spingersi a circa 80 km/h di velocità massima.

Tale versione venne sostituita però due anni dopo dalla Balilla a quattro marce e munita di carrozzeria aerodinamica a due o quattro porte. Tale versione venne indicata come Fiat 508B e quindi, per retroformazione, il precedente modello a 3 marce fu chiamato Fiat 508A

Gli esemplari prodotti fra le varie serie dal '32 al '37 furono ben 112.000, complice il basso costo dell'auto, 10.800 lire contro le 18.500 della Fiat 509 che permise alla Fiat una produzione senza precedenti di questa fortunata realizzazione.

Fu protagonista della motorizzazione delle forze armate negli anni '30. Il Regio Esercito la acquisì sia nella versione berlina (per gli ufficiali dei Reali Carabinieri), che nelle versioni Fiat 508M Torpedo Militare e Spider Militare come veicolo tattico[1].

La Balilla veniva prodotta negli stabilimenti torinesi del Lingotto e fu venduta in tante configurazioni diverse berlina, spider, torpedo, coloniale, sport spider e berlinetta Mille Miglia, facendo anche la fortuna di molti carrozzieri che ne sfruttarono il telaio: ricordiamo in particolare Garavini, Savio, Balbo, Bertone, Casaro e Ghia.

Oltre che in Italia venne anche prodotta in Polonia e messa in vendita con il marchio Polski-Fiat 508, al prezzo di 5.400 Zł. Fu prodotta in 3 versioni successive.

Venne fabbricata anche in Francia dalla neonata Simca-Fiat. Presentata il 18 settembre 1932, fu prodotta in 26.472 esemplari fino nel 1937.

Fu anche fabbricata presso la NSU-Fiat in Germania.

La sua diretta erede fu la Fiat 508C "Nuova Balilla 1100" (1100A musetto) presentata nel 1937 con nome di progetto Fiat 508C.

Tra i possessori di tale autovettura ci fu Gigi Meroni, estroso e sfortunato calciatore di Como e Torino. L'automobile è stata recentemente restaurata.
Versioni
La versione spider militare della FIAT 508
La versione sport della FIAT 508

Berlina: fu il primo modello a nascere nel 1932; a due porte, 4 posti e 3+1 marce; i sedili anteriori, scorrevoli, erano ribaltabili in avanti per accedere alla panchetta posteriore; portiere con cristalli scendenti a manovella; parabrezza apribile, dotato di tergicristallo elettrico; interni in panno e tappeti in gomma; tra gli accessori erano presenti lo specchietto retrovisore, lampada centrale, portabagagli esterno e ruota di scorta sul parafango sinistro. L'allestimento "Lusso" prevedeva interni in panno speciale, paraurti e fari, pedane e calandra cromate, come la maniglieria ed i coprimozzi delle ruote. Nel 1934 fu presentata la nuova versione, con carrozzeria più aerodinamica e con cambio a 4+1 marce, disponibile anche a quattro porte. Nel giugno dello stesso anno la quattro porte venne ulteriormente modificata nella carrozzeria, con modifiche sensibili alla calandra ed all'inclinazione del parabrezza (che indicano già la strada intrapresa poi con la Fiat 508C), e divenne l'unico modello di berlina in produzione, disponibile anche in allestimento "Lusso".

Fiat 508B Spider.

Spider: a due posti affiancati e sfalsati, a 3 marce; i sedili erano in pelle; il parabrezza era abbattibile e la capote in tela riponibile in apposita sacca. Disponibile anche in allestimento "Lusso". Dal 1934 fu disponibile con cambio a 4+1 marce, esteticamente immutata.

Torpedo: prodotta la 1933; a quattro posti e quattro porte; 3+1 marce; disponibile solo nell'allestimento "Lusso"; rispetto alla Spider aveva selleria ed ebanisteria foderata in pelle colorata, montanti del parabrezza cromati, capote in tela con archi in legno e metallo cromato con apposito sacco-custodia, pedane in gomma e cerniere cromate. Dal 1934 fu disponibile con cambio a 4+1 marce, esteticamente immutata.

Torpedo Coloniale: si tratta della normale Torpedo con pneumatici maggiorati e colorazione sabbia.

Spider Sport: spider a due posti sfalsati; 3+1 marce; la carrozzeria bassa e morbida per una guida "gomito fuori", con la caratteristica coda da insetto, fu disegnata nel 1933 dalla Ghia ispirandosi alle spider inglesi dell'epoca; il carburatore Veix ed il rapporto di compressione aumentato a 7:1 portarono la potenza a 30 CV a 4.000 giri/min con un rapporto al ponte di 10/43; la Spider Sport raggiungeva così i 110 Km/h. Fu prodotta anche dalla NSU di Neckarsulm, dalla Walter di Praga e dalla Fiat-France. La Fiat 508S, conosciuta come "Coppa d’Oro", è la più ricercata dai collezionisti. Dal 1934 fu realizzata con cambio a 4+1 marce, distribuzione con valvole in testa ed altre modifiche del dettaglio, che portarono la potenza a 36 CV. Le modifiche alla carrozzeria riguardavano nel particolare la coda, più affusolata. Disponibile in allestimento "Corse".

Coupé (Berlinetta Mille Miglia): lanciata nel 1935, la meccanica è quella della Spider Sport del 1934 con motore Fiat 108CS, mentre la carrozzeria è quella di una berlinetta biposto aerodinamica, pensata per le corse in climi rigidi come appunto la Mille Miglia. La soluzione risultò troppo pesante, non risultante competitiva rispetto alla Spider Sport.

Berlina 4 porte con motore 108CS: tra le innovazioni del 1934 a tutta la gamma Balilla, alle versioni "Lusso" ne venne aggiunta una per la Berlina 4 porte cor guida a destra, ruote a raggi, rapporto di compressione diminuito a 6,8:1 e potenza ridotta a 34 CV per 765 kg di peso.

Un Fiat 508 Camioncino.

Balilla Van: autocarro leggero di grande successo, basato sia sulla versione 508A (a 3 marce) che sulla 508B (a 4 marce). Era disponibile sia in versione Camioncino con cassone in legno da 350 kg circa di carico, sia in versione Furgoncino in metallo.

508 Militare: a 3 e 4 marce, prodotta in versione spider, torpedo e camioncino per il Regio Esercito[2].

altre foto nel link sopra
 
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