Rosa tulipano orchidea

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max_400
icon4  view post Posted on 8/5/2012, 17:58     +1   -1




Rosa tulipano orchidea
rosa rossa, rosa ecc


rosa
Rosa

La rosa, della famiglia delle Rosaceae, è un genere che comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina (comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale) e la R. sempervirens.

Il nome, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola sanscrita vrad o vrod, che significa flessibile. Secondo altri, invece, il nome deriverebbe dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa rosso.[1]

rose rosa
rose rosa


Uso [modifica]
Avvertenza
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono e non provengono né da prescrizione né da consiglio medico. Wikipedia non dà consigli medici: leggi le avvertenze.

Come pianta ornamentale nei giardini, per macchie di colore, bordure, alberelli, le sarmentose o rampicanti per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, le specie nane dalle tinte brillanti e con fioriture prolungate per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi.

Industrialmente si coltivano le varietà a fusti eretti e fiori grandi, per la produzione del fiore reciso, che occupa in Italia circa 800 ettari, localizzati per oltre la metà in Liguria, il resto in Toscana, Campania e Puglia.

I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica. È una delle basi immancabili più utilizzate in profumeria.

Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.

In aromaterapia vengono attribuite all'olio di rosa proprietà afrodisiache, sedative, antidepressive, antidolorifiche, antisettiche, toniche del cuore, dello stomaco, del fegato, regolatrici del ciclo mestruale.[2]

Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un tè di rosa


rosa rossa 1
rosa rossa 1



rose rosse
rose rosse



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Metodi di coltivazione [modifica]
Il Giardino delle Rose a Firenze

Si adatta a qualunque tipo di terreno purché lavorato in profondità, ben concimato con stallatico maturo. Le piante vengono collocate a dimora in autunno o alla fine dell'inverno nelle zone con forti geli, la concimazione si effettua all'inizio della ripresa vegetativa, incorporando nel terreno letame maturo.

La potatura delle piante è importantissima per una buona fioritura.

Le varietà rifiorenti non destinate alla forzatura, si potano alla fine dell'inverno o inizio primavera, togliendo i rami vecchi e accorciando quelli nuovi lasciando da 2 a 6 gemme per ramo a seconda del vigore e varietà, generalmente le potature energiche favoriscono la fioritura ad esclusione delle varietà molto vigorose per cui vale la regola contraria.

Nelle specie rifiorenti si eliminano man mano i rametti che hanno già fiorito per stimolare la produzione di nuovi fiori.

Le rose Polyantha vanno potate a fine inverno, dopo la prima fioritura di maggio e nelle fioriture successive fino all'autunno.

Le 'rose sarmentose' non rifiorenti, come gli ibridi di R. wichuraiana che hanno forti cacciate, lunghe anche alcuni metri, richiedono l'eliminazione dei rami di 3 anni, la curvatura delle cacciate di 1 anno, che fioriranno nell'anno successivo.

Le 'rose rampicanti' rifiorenti, vanno potate in base al vigore vegetativo, asportando i rami vecchi (legno vecchio) e raccorciando i rami nuovi.

La moltiplicazione avviene di norma per talea di getti dell'anno già lignificati e piantati in cassone a fine estate, o per innesto ad occhio vegetante in primavera estate.

Nelle coltivazioni industriali con le varietà coltivate per il fiore reciso, viene praticato l'innesto su soggetto R. indica var. major che fornisce al nesto il giusto vigore.

Per avere piante resistenti alla siccità o al gelo si utilizza come soggetto la R. canina ottenuta con la semina, ottenendo però oggetti poco vigorosi e a scarso sviluppo.

mazzo rose rosse
mazzo rose rosse


Avversità [modifica]

* Insetti

Boccioli di rosa attaccati da adulti di afide grande (Macrosiphum rosae)

*
o Emitteri
+ Afide grande - adulti e neanidi di Macrosiphum rosae attaccano le parti più tenere della pianta, in special modo i boccioli
+ Bianca rossa - la specie Chrysomphalus dictyospermi attacca in numerose colonie rami e foglie, insediandosi lungo le nervature della pagina inferiore delle foglie causandone il disseccamento e la caduta.
+ Ceroplaste - adulti e larve di Ceroplastes rusci provocano grave deperimento di rametti e foglie con vistosi cali produttivi.
+ Cicalina - gli adulti di Typlocyba rosae determinano con le loro punture macchie disseccate
+ Cicalina verde - la femmina di Cicadella viridis danneggia i rametti incidendoli per l'ovideposizione
+ Cocciniglia - le piante dalla chioma troppo fitta vengono facilmente attaccate dalle femmine di Eulecanium corni che ricopre totalmente rami, getti e talvolta anche le foglie
+ Cocciniglia bianca - gli adulti di Aulacaspis rosae ricoprono quasi totalmente i rami
+ Cocciniglia gialla della Camelia - le femmine di Hemiberlesia camelliae ricoperte da uno scudetto giallastro, vive sulle foglie e sul fusto
+ Cocciniglia rossa forte - gli adulti di Aonidiella aurantii vivono sui rami
+ Cocciniglia di S. Josè - la specie Quadraspidiotus perniciosus infesta tutte le parti della pianta con una predilizione per i rami, che ricopre con una crosta fittissima di scudetti; le sue punture provocano macchiolione rossastre sulla parte colpita, e un progressivo deperimento della pianta.
+ Cocciniglia violetta - nelle regioni meridionali d'Italia la Parlatoria oleae si fissa sugli organi epigei della pianta rivestendoli di scudetti di 1-2 mm
+ Iceria - vengono attaccati da Icerya purchasi la pagina inferiore delle foglie e i giovani rametti
+ Lecanio a barchetta - gli adulti di Eulecanium persicae infesta le parti meno soleggiate della chioma, disponendosi in lunghe file lungo i rami.
+ Pulvinaria - le larve di Pulvinaria vitis invadono foglie e giovani rametti, mentre gli adulti preferiscono i rami più grossi


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# Coleotteri

* Agrilo verde - le larve di Agrilus viridis scavando numerose gallerie nel fusto portano ad un rapido deperimento della pianta; mentre gli adulti si cibano di foglie e fiori
* Bostrico - le larve e gli adulti di Sinoxylon sex-dentatum scavano gallerie in ogni direzione che possono interessare tutto lo spessore del ramo che facilmente si spezza
* Buprestide - gli adulti di Coroebus rubi rodono le foglie mentre le larve scavano gallerie nel fusto e nelle radici
* Carruga - le larve di Phyllopertha horticola si nutrono di erodendo le radici
* Cetonia dorata - gli adulti di Cetonia aurata erodono i petali e gli organi della riproduzione devastandoli
* Cetoniella pelosa - l'adulto di Oxythyrea funesta divora i fiori
* Gracilaria piccola - le larve di Gracilia minuta scavano gallerie irregolari nei rami
* Vermi del Lampone - le larve di Byturus fumatus e Byturus tomentosus rodono gli organi interni, i petali e a volte i frutticini

# Lepidotteri

* Bombice antico - le larve pelosissime di Orgyia antiqua di colore grigio-brunastro rodono le foglie e i frutti
* Bombice dispari - la larva di Lymantria dispar si nutre del lembo fogliare e delle gemme
* Brotolomia - le larve di Brotolomia meticulosa attacca le foglie
* Crisorrea - le larve nerastre di Euproctis chrysorrhoea vivono gregarie a spese delle foglie e dei fiori
* Portesia - le larve nerastre di Porthesia similis si nutrono delle foglie
* Tortricide - le larve di Agryrotoxa bergmananani riuniscono con fili sericei le foglie dei germogli costruendo dei nidi nei quali si cibano del parenchima fogliare

# Imenotteri

* Megachile - la femmina di Megachile centuncularis taglia porzioni circolari di foglia per la costruzione di nidi scavati nel terreno
* Monofadno - le femmine di Monophadnus elongatulus depogono le uova alla base dei nuovi getti primaverili, producendo nel punto di introduzione un rigonfiamento, le larve maturando scavano gallerie per nutrirsi del midollo, risalendo verso l'alto, lasciandosi poi cadere al suolo per l'imbozzolamento
* Rodite - la Rhodites rosae provoca ammassi di piccole galle rotonde, a volte anche di notevole dimensione, dure, legnose, che avvolgono il ramo come un manicotto, che presenta all'esterno lunghi filamenti muscosi di colore verdastro con sfumature rossastre
* Tentredine - le larve grigio-verdastre di Arge rosae vivono gregarie sulle foglie divorandole, danneggiano anche i giovani rami; dannose anche le ferite prodotte dalle femmine all'atto dell'ovideposizione
* Tentrenide arrotolatrice - le larve di Blennocampa pusilla arrotolano il lembo fogliare erodendolo all'interno
* Tentrenide minatrice - le larve di Ardis brunniventris penetrano nei getti e scavano gallerie verso il basso, aprendo successivamente un foro per lasciarsi cadere sul terreno, provocando il disseccamento della porzione di ramo al di sopra della galleria
* Tentrenide nera - la larva di Cladius pectinicornis divora la pagina inferiore delle foglie, lasciando solo le nervature più grosse




rosa
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# Funghi

* Antracnosi - le foglie attaccate da Sphaceloma rosarum presentano macchie circolari di colore brunastro o porpora, con i margini più chiari, successivamente cadono
* Cancro bruno - il fusto colpito da Cryptosporella umbrina presenta delle tacche brune al centro e porpora-scuro ai margini; anche le foglie colpite mostrano macchie più o meno grandi di colore porporino
* Cancro comune dei rami - la Leptosphaeria coniothyrium provoca sui rami lesioni giallastre con sfumature rossastre che nel tempo si approfondiscono screpolandosi e schiarendosi
* Cancro d'innesto - il punto d'innesto colpito dal Cylindrocladium scoparium presenta la corteccia di aspetto edematoso, con possibile morte della parte superiore
* Cercosporiosi - i tessuti interessati dall'attacco di Cercospora rosicola presentano macchie bruno-giallognole rotondeggianti isolate che col tempo confluiscono assumendo una colorazione giallo-ocra, cosparse di puntini nerastri fuliginosi; successivamente i tessuti disseccano
* Maculatura nera - le foglie attaccate da Diplocarpon rosae presentano macchie nere tondeggianti o rotonde, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle foglie e la compromissione della vegetazione e fioritura
* Marciume dei boccioli - i boccioli attaccati dalla Sclerotinia libertiana si ricoprono copiosamente di muffa grigia, che ricopre petali, calice e pedicello floreale, con conseguente imbrunimento e piegatura dei boccioli; l'infezione è favorita dal clima umido
* Marciume dell'innesto - la Chaloropsis thielavioides danneggia gli innesti ricoprendo la superficie del taglio con uno strato fungino inizialmente bianco-grigiastro che nel tempo assume un colore olivastro e infine nero; a volte danneggia le radici delle rose stoccate nei magazzini
* Marsonina - le foglie attaccate da Marssonina rosae presentano macchie nerastre tondeggianti, isolate o confluenti, sfrangiate, con la caduta precoce delle foglie e la compromissione della fioritura e vegetazione
* Oidio - l'attacco di Sphaerotheca pannosa provoca malformazioni delle foglie che presentano aree clorotiche, spesso ricoperte da una polvere biancastra; dei nuovi getti che presentano sviluppo stentato ricoperti da uno spesso feltro miceliale.
* Peronospora - l'infezione di Peronospora sparsa causa macchie a forma variabile di colore bruno con orli più scuri, sulla pagina superiore delle foglie, e in corrispondenza sulla pagina inferiore si sviluppa una muffa bianca che può espandersi sul peduncolo e i boccioli, facendo disseccare rapidamente i sepali, con una vegetazione stentata e fioritura compromessa
* Ruggine - l'attacco di Phragmidium subcorticium provoca sulla lamina fogliare macchie gialle dai contorni netti, spigolosi e confluenti, con comparsa sulla pagina inferiore di pustoline giallastre che via via imbruniscono con un aspetto polverulento; su rami e germogli provoca invece macchie larghe, bollose di colore giallo-rossastro



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# Virus

* Mal della striscia - causa strisce giallastre sinuose sulla lamina fogliare, provoca frequentemente anche una maculatura clorotica irregolare o uno scolorimento dei tessuti clorenchimatici adiacenti alle nervature.



Rosa-Rosa
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Curiosità [modifica]

La prima moglie di Napoleone I, Giuseppina Beauharnais, aveva un imponente collezione di rose provenienti da tutta l'Europa nei 1762 ettari nel Castello di Malmaison.

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Voci correlate [modifica]

* Giardinaggio
* Floricoltura
* Pianta ornamentale
* Rosa (araldica)
* Rosa (simbolo)
* Specie botaniche in Italia


rosa bianca
rosa bianca


Note [modifica]

1. ^ Spiegazione etimologica de'nomi generici delle piante

, Alessandro de Théis, 1815
2. ^ "Aromaterapia", di Sheila Lavery, Gruppo Editoriale Armenia, Milano, 1997, pag.46-47


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rosa blu2


Rosa asagumo
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Rosales
Famiglia Rosaceae
Sottofamiglia Rosoideae
Genere Rosa
L.
Specie

* Elenco delle specie di Rosa


rosa blu3
rosa blu3


Indice
[nascondi]

* 1 Uso
* 2 Metodi di coltivazione
* 3 Avversità
* 4 Curiosità
* 5 Galleria
o 5.1 Varietà di rose nel Roseto comunale di Roma
* 6 Note
* 7 Voci correlate
* 8 Altri progetti
* 9 Collegamenti esterni


rosa blu4
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La rosa è uno dei fiori più ritratti nell'arte




rosa gialla1
rosa gialla1


Elenco delle Specie di Rosa più conosciute:

* Rosa abietina
* Rosa abyssinica
* Rosa acicularis
* Rosa afzeliana
* Rosa agrestis (Rosa delle siepi)
* Rosa alba
* Rosa albertii
* Rosa allionii
* Rosa alpina
* Rosa altaica
* Rosa amblyotis
* Rosa angustiarum
* Rosa arkansana
* Rosa arvensis (Rosa cavallina)
* Rosa atropurpurea
* Rosa baicalensis
* Rosa bakeri
* Rosa baltica
* Rosa banksiae
* Rosa banksiopsis
* Rosa beggeriana
* Rosa belgradensis
* Rosa bella
* Rosa bicolor
* Rosa blanda
* Rosa borboniana
* Rosa borbonica
* Rosa bracteata
* Rosa bridgesii
* Rosa brunonii
* Rosa cabulica
* Rosa californica
* Rosa canina (Rosa selvatica comune)
* Rosa carelica
* Rosa carolina
* Rosa caudata
* Rosa centifolia
* Rosa cerasocarpa
* Rosa chabertii



rosa gialla2
rosa gialla2


* Rosa cherokeensis
* Rosa chinensis
* Rosa cinnamomea (Rosa cannella)
* Rosa clinophylla
* Rosa complicata
* Rosa coriifolia
* Rosa corymbifera
* Rosa corymbulosa
* Rosa cuspidata
* Rosa cymosa
* Rosa damascena
* Rosa davidii
* Rosa davurica
* Rosa deseglisei
* Rosa dumalis (Rosa selvatica di montagna)
* Rosa dumetorum
* Rosa dupontii
* Rosa ecae
* Rosa eglanteria
* Rosa elegantula
* Rosa elliptica
* Rosa fedtschenkoana
* Rosa fendleri
* Rosa ferox
* Rosa ferruginea
* Rosa filipes
* Rosa floribunda
* Rosa foecundissima
* Rosa foetida (Rosa eglenteria)
* Rosa foliolosa
* Rosa forrestiana
* Rosa fortuneana
* Rosa francofurtana
* Rosa gallica (Rosa serpeggiante)
* Rosa gayiana
* Rosa gebleriana
* Rosa gentiliana
* Rosa gigantea
* Rosa giraldii
* Rosa glandulosa
* Rosa glauca
* Rosa glomerata
* Rosa glutinosa (Rosa vischiosa)
* Rosa gmelinii
* Rosa graciliflora
* Rosa gratissima
* Rosa guttensteinensis
* Rosa gymnocarpa
* Rosa harisonii
* Rosa heckeliana (Rosa italica)
* Rosa helenae
* Rosa heliophila
* Rosa hemisphaerica
* Rosa hemsleyana
* Rosa henryi
* Rosa hibernica
* Rosa highdownensis
* Rosa hirtula
* Rosa hispida
* Rosa holodonta
* Rosa hugonis
* Rosa humilis
* Rosa hwangshanensis
* Rosa hybrid
* Rosa iberica
* Rosa iliensis
* Rosa indica
* Rosa inodora (Rosa a odore debole)
* Rosa involuta
* Rosa iwara
* Rosa jackii
* Rosa jacutica
* Rosa jundzillii (Rosa di Jundzill)
* Rosa kamtchatica
* Rosa kochiana
* Rosa kokanica
* Rosa kordesii
* Rosa laevigata
* Rosa laxa
* Rosa leschenaultiana
* Rosa leucantha
* Rosa lheritieriana
* Rosa longicuspis
* Rosa lucens
* Rosa luciae
* Rosa lucida
* Rosa lucretiae (Rosa di Lucrezia)
* Rosa lutea
* Rosa lutetiana
* Rosa lyellii
* Rosa macrantha
* Rosa macrocarpa
* Rosa macrophylla
* Rosa mairei
* Rosa majalis
* Rosa malyi
* Rosa manca
* Rosa maracandica
* Rosa marginata
* Rosa marretii
* Rosa marschalliana
* Rosa maximowicziana
* Rosa micrantha (Rosa balsamina minore)
* Rosa microcarpa
* Rosa microphylla
* Rosa minutifolia
* Rosa miyoshii
* Rosa mollis
* Rosa mollissima
* Rosa montana (Rosa montana)
* Rosa monticola
* Rosa montivaga
* Rosa moschata (Rosa moscata)
* Rosa moyesii
* Rosa multibracteata
* Rosa multiflora
* Rosa muriculata
* Rosa murielae
* Rosa muscosa
* Rosa nanothamnus
* Rosa nipponensis
* Rosa nitidula
* Rosa noisettiana
* Rosa nutkana
* Rosa ochroleuca
* Rosa odorata
* Rosa omeiensis
* Rosa omissa
* Rosa onoei
* Rosa oxyodon
* Rosa palmeri
* Rosa palustris
* Rosa pendulina (Rosa alpina)
* Rosa persetosa
* Rosa persica
* Rosa philippinensis
* Rosa phoenicia
* Rosa pimpinellifolia (Rosa di macchia)
* Rosa pinetorum
* Rosa pisocarpa
* Rosa pissartii
* Rosa platyacantha
* Rosa pomifera
* Rosa pouzinii (Rosa di Pouzin)
* Rosa praecox
* Rosa pratincola
* Rosa prattii
* Rosa primula
* Rosa provincialis

rosa gialla3
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* Rosa pulverulenta
* Rosa rehderiana
* Rosa reuteri
* Rosa roulettii
* Rosa roxburghii
* Rosa rubella
* Rosa rubiginosa (Rosa balsamina)
* Rosa rubrifolia (Rosa paonazza)
* Rosa rubrosa
* Rosa rubus
* Rosa rugosa
* Rosa sabinii
* Rosa sambucina
* Rosa sancti-andrea
* Rosa saturata
* Rosa scabrata
* Rosa schrenkiana
* Rosa sempervirens (Rosa di S.Giovanni)
* Rosa serafinii (Rosa di Serafini)
* Rosa sericea
* Rosa sertata
* Rosa setigera
* Rosa setipoda
* Rosa sherardii
* Rosa sibirica
* Rosa sicula (Rosa siciliana)
* Rosa sikangensis
* Rosa simplicifolia
* Rosa sinica
* Rosa sinowilsonii
* Rosa soraya
* Rosa soulieana
* Rosa spinosissima
* Rosa spinulifolia
* Rosa spithamea
* Rosa squarrosa
* Rosa stellata
* Rosa suffulta
* Rosa sulphurea
* Rosa sweginzowii
* Rosa tomentella
* Rosa tomentosa (Rosa tomentosa)
* Rosa turcica
* Rosa turkestanica
* Rosa tuschetica
* Rosa uchiyamana
* Rosa venosa
* Rosa villosa (Rosa villosa)
* Rosa virginiana
* Rosa viscosa (Rosa vischiosa)
* Rosa vosagiaca
* Rosa waitziana
* Rosa wasserburgensis
* Rosa watsoniana
* Rosa webbiana
* Rosa wichuraiana
* Rosa willmottiae
* Rosa woodsii
* Rosa xanthina
* Rosa zagrabiensis


Fonti: wikipedia enciclopedia libera
http://it.wikipedia.org/wiki/Specie_di_Rosa
http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_%28botanica%29

Edited by maxmaxuell - 23/12/2015, 02:38
 
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giulianamarconi87
view post Posted on 11/5/2012, 20:40     +1   -1




Tulipani rossi gialli bianchi rosa

tulipani

tulipano

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tulipani

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tulipani

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tulipani



Edited by max_400 - 12/5/2012, 14:13
 
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ivan86pa
view post Posted on 11/5/2012, 20:55     +1   -1




Tulipa
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Tulipano
Tulip - floriade canberra.jpg
Tulipa liniifolia
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Liliales
Famiglia Liliaceae
Genere Tulipa
Specie

Tulipa è il nome di un genere delle Liliaceae originario della Turchia e suo simbolo nazionale floreale.[1] Comprende specie bulbose alte 10-50 cm, tra cui alcune spontanee in Italia note col nome comune di tulipano.

Il nome deriva dal turco «tullband», che significa copricapo, turbante, per la forma che il fiore sembra rappresentare. Questo fiore ebbe una grande popolarità in Turchia nel XVI secolo durante il regno di Solimano il Magnifico, che lo volle sviluppare in numerose varietà ed impiantare ovunque.

Fu portato per la prima volta in Europa nel 1554 dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, ambasciatore di Ferdinando I alla corte di Solimano il Magnifico, che ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi. Clusius trovò un modo per sviluppare molte varietà di tulipani, nei più svariati colori e forme. La sua coltivazione nei Paesi Bassi iniziò all'incirca a partire dal 1593. I tulipani divennero rapidamente una merce di lusso e uno status symbol, non solo per il loro valore decorativo, ma anche per il valore gastronomico, e crebbero rapidamente di prezzo. Si contrattavano in casa del mercante Jacob van der Buerse (da cui prese il nome la Borsa), generando tra il 1634-37 la prima bolla speculativa documentata della storia del capitalismo, la famosa bolla dei tulipani, che scoppiò il 5 febbraio 1637.

Tra le numerose varietà si ricordano il Tulipa oculus-solis St.-Am., il Tulipa australis e il Tulipa sylvestris L.; tra le specie utilizzate come piante ornamentali si ricordano il Tulipa fosteriana Hort., il Tulipa greigii Regel, il Tulipa lanata Regel e il Tulipa kaufmanniana Regel, tutte originarie della Turchia e Kazakistan.
Tulipani in fiore

I floricoltori olandesi - in Europa i maggiori produttori e commercializzatori di bulbi di tulipano - hanno proposto da tempo una classificazione commerciale dei tulipani in base alla forma e colore dei fiori, riportata di seguito, per raggruppare le innumerevoli forme e cultivar:

* Duca di Tholl: sono i tulipani più precoci, cultivar derivate dal Tulipa suaveolens Roth, suddivisi in:
o Semplici precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
o Doppi precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
o Doppi tardivi: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
* Darwin: i più pregiati per la produzione del fiore reciso e la decorazione di giardini, con fiori grandi unicolori o sfumati
* Breeder: con fiori grandi con una notevole fusione e combinazione dei colori porpora, bronzeo, arancio, giallo, camoscio
* Cottage: per la produzione del fiore reciso, e la decorazione di prati e bordure
* Trionfo: incrocio tra i "Semplici precoci" e i "Darwin", adatti alla forzatura, per il fiore reciso e i giardini
* A fiore di Giglio: originati dall'incrocio tra un "Darwin" e il "Tulipa retroflexa" hanno i fiori con i tepali appuntiti nella parte apicale, con un aspetto simile ai fiori di giglio
* Mendel: derivati dall'incrocio tra i "Darwin" e i "Duca di Tholl", sono quasi precoci come i secondi e rustici come i primi
* Rembrandt: a fiori striati e macchiati, per giardini
* Dragoni o Pappagalli: con fiori dai tepali frangiati, striati e macchiati
* Bizzarri: simili ai "Dragoni" coltivati per le forme curiose

Indice
[nascondi]

* 1 Uso
* 2 Metodi di coltivazione
* 3 Avversità
* 4 Specie
* 5 Note
* 6 Bibliografia
* 7 Voci correlate
* 8 Altri progetti
* 9 Collegamenti esterni

Uso [modifica]

Per decorare parchi, giardini, aiuole, prati, per la produzione industriale del fiore reciso, in vaso sui terrazzi o negli appartamenti per la forzatura invernale
Un ibrido arancione varietà "Darwin" e a destra un "Dragone" rosso
Tulipani fioriti
Campo di tulipani a Keukenhof (Olanda)
Metodi di coltivazione [modifica]

Richiede terreni sabbiosi, profondi, freschi ma senza ristagno, irrigui, concimazioni con letame ben maturo, o con soluzioni di nitrato prima e dopo la fioritura, irrigazioni durante la stagione vegetativa.

Si moltiplica con i bulbilli che si formano alla base del girello, per ottenere bulbi di qualità dopo la fioritura lasciare alla pianta tutte le foglie eliminando solo i fiori, ed estraendo i bulbi dal terreno appena le foglie ingialliscono.
Avversità [modifica]
Interno di un tulipano

* Insetti:
o Maggiolino gli adulti del coleottero Melolontha melolontha L. rodono le tenere foglie, mentre le larve rodono le parti molli dei bulbi e delle radici
o Mosca del Narciso le larve del dittero Lampetia equestris F. penetrano nei bulbi divorandoli
* Acaro del bulbo il microscopico acaro biancastro Rhizoglyphus echinopus Fum. et Robin. provoca erosioni nei tessuti del bulbo, aprendo la strada ad infezioni fungine o batteriche
* Millepiedi i miriapodi del genere Julus e il Blanjulus guttulatus causano lesioni alle radici tenere e carnose, ai bulbi e alle parti epigee
* Funghi:
o Fusariosi l'attacco del genere Fusarium provoca un marciume molle e biancastro alla base dei bulbi che interessa rapidamente anche i bulbilli e le radici, con rapido deperimento dall'alto in basso delle foglie
o Marciume basale l'attacco di Phytophthora cryptogea Petiyb. et Laff. e di Phytophthora erythroseptica Petiyb. , provoca il marciume del colletto e della parte basale dello stelo
o Marciume grigio l'attacco di Sclerotium tuliparum provoca nei bulbi un marciume grigiastro, che lo distrugge rapidamente
o Marciume radicale l'attacco di Phythium sp. favorito da eccesso di umidità provoca il disfacimento umido dei bulbi
o Muffa grigia i fiori e le foglie colpite da Botrytis tulipae (Lib.) Lind. prima ingialliscono poi appassiscono ricoprendosi di muffa prima biancastra e successivamente grigiastra, con la presenza di piccoli sclerozi nerastri
o Muffa verde funghi del genere Penicillium, provocano marciumi nei bulbi conservati in magazzini, caldo-umidi e non arieggiati
o Ruggine le foglie attaccate da Puccinia prostii presentano pustole giallo brunastre, circondate da un alone clorotico
* Rottura di colore l'attacco virale provoca maculature e striature sui petali, che mostrano bordi frastagliati

Specie [modifica]

Il genere Tulipa comprende le seguenti specie:

* Tulipa acuminata
* Tulipa australis Link (Tulipano di montagna)
* Tulipa batalinii Regel
* Tulipa clusiana DC.
o Tulipa clusiana var. chrysantha (A.D. Hall) Stealy
o Tulipa clusiana var. stellata (Hook.) Regel
* Tulipa eichleri Regel
* Tulipa fosteriana Hort.
* Tulipa greigii Regel
* Tulipa kaufmanniana Regel
* Tulipa lanata Regel
* Tulipa linifolia Regel, Uzbekistan
* Tulipa oculus-solis St.-Am, spontanea Italia centro-meridionale
* Tulipa praestans T.M.Hoog
* Tulipa saxatilis Siebold ex Spreng., Creta, Turchia
* Tulipa stellata (= Tulipa clusiana var. stellata (Hook.) Regel)
* Tulipa sylvestris L. spontanea Italia centro-meridionale
* Tulipa tarda Stapf, Asia centrale
* Tulipa turkestanica (Regel) Regel

Fonti da wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Tulipa
 
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giulianamarconi87
view post Posted on 11/5/2012, 21:10     +1   -1




Orchidea

orchidea



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Edited by max_400 - 12/5/2012, 14:16
 
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ivan86pa
view post Posted on 11/5/2012, 21:12     +1   -1




Orchidaceae
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Orchidaceae
PhalaenopsisOphrysPaphiopedilumMaxillaria.jpg
Alcune specie di Orchidaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Juss., 1789
Classificazione APG
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglie

* Apostasioideae
* Cypripedioideae
* Epidendroideae
* Orchidoideae
* Vanilloideae

Le Orchidacee (Orchidaceae Juss., 1789) sono una famiglia di piante monocotiledoni, appartenenti all'ordine delle Orchidales (o Asparagales secondo la classificazione APG[1]).

I loro fiori sono comunemente chiamati orchidee.

Questa famiglia è costituita da piante erbacee perenni, alcune delle quali sono in grado di assorbire dall'acqua presente nell'ambiente le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza tramite le radici aeree (autotrofia) e capaci anche di nutrirsi assimilando sostanze da organismi in decomposizione (sapròfite).
Indice
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* 1 Distribuzione e habitat
* 2 Descrizione
o 2.1 Fiore
o 2.2 Foglie
o 2.3 Radici
* 3 Biologia
o 3.1 Riproduzione
+ 3.1.1 Impollinazione incrociata
+ 3.1.2 Autoimpollinazione
+ 3.1.3 Riproduzione asessuata
o 3.2 Simbiosi micorrizica
* 4 Tassonomia
o 4.1 Alcune specie
* 5 Coltivazione
* 6 Orchidofilia
* 7 Usi terapeutici
* 8 Note
* 9 Bibliografia
* 10 Voci correlate
* 11 Altri progetti
* 12 Collegamenti esterni

Distribuzione e habitat [modifica]
Orchidaceae.png

La maggior parte delle specie è originaria delle zone tropicali o sub-tropicali di Asia, America centrale e Sudamerica; solo il 15% di esse cresce spontaneamente nelle zone temperate e fredde. Aldilà di questo dato la famiglia può comunque ritenersi cosmopolita essendo diffusa nei cinque continenti, con un areale che si estende da alcuni territori a nord del circolo polare artico, sino alla Patagonia e all'Isola Macquarie, prossime all'Antartide.

Le Orchidaceae sono in grado di adattarsi ad ogni genere di habitat fatta eccezione per i deserti e i ghiacciai.

La maggior parte delle specie tropicali cresce sui tronchi degli alberi o sulle rocce (piante epifite).

In Italia ne crescono spontaneamente circa 29 generi, per circa 189 tra specie e sottospecie.
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Orchidee selvatiche in Italia.
Descrizione [modifica]
Fiore [modifica]
Disposizione schematica dei petali (P) di un fiore di orchidea: sépali (S) - labello (L)
Parti del fiore di una Ophrys sp.

I fiori hanno una tipica struttura alata, con un perigonio di tre sepali superiori e tre petali inferiori; uno di questi, detto labello, si differenzia per formato dagli altri in modo da attirare gli insetti impollinatori. Le dimensioni e il colore del labello, unitamente alla forma dello sperone cavo in cui si prolunga la sua base, mutano a seconda delle diverse specie.

Ogni fiore possiede organi maschili (androceo) e femminili (gineceo), riuniti in un solo corpo colonnare detto ginostemio, talvolta prolungato in un rostello carnoso. Il polline è agglutinato in masse a forma di clava (pollinodi), che si attaccano mediante la base gelatinosa (retinacolo o viscidio) alla testa degli insetti pronubi, permettendo così l'impollinazione dei fiori successivamente visitati.

Quasi tutti i fiori di orchidea al momento dello sviluppo compiono una torsione di 180° (resupinazione), così che il petalo posteriore diviene inferiore e il sepalo anteriore diviene superiore. I sepali e i petali laterali sono quasi sempre uguali tra di loro, mentre il petalo centrale (il labello) è sempre diverso e può assumere svariate forme; nello stesso tempo può o meno contenere nettare.
Pseudobulbo di orchidea epifita
Morfologia di alcune specie della flora europea
Foglie [modifica]

Le foglie delle Orchidacee sono sempre intere e malgrado la loro natura polimorfa hanno una struttura lineare, che a volte può apparire carnosa e di forma tubolare; in questo caso alla base si sviluppano frequentemente dei tuberi con pseudobulbi i quali possono assumere forma corta e arrotondata, appiattita ed ovoidale, oppure lunga e cilindrica; sono tutti organi questi che hanno una funzione di assimilatori di riserva.

La disposizione delle foglie è alternata o distica: solo di rado si presentano opposte. Possono presentarsi in coppia oppure solitarie e, all'apice degli pseudobulbi, a volte possono anche essere – specie nelle piante che crescono in piena terra - inguainate alla base; possono anche formare delle rosette basali da cui spunta il fiore. Nelle specie saprofitiche le foglie possono essere ridotte a semplici scaglie.
Radici [modifica]

Le specie tropicali hanno spesso radici aeree carnose o fini, rivestite di un velo radicale detto velamen che consente alla pianta di assorbire l'umidità atmosferica, che si sviluppano alla base delle foglie o fra di esse, e che possono presentare differenti modificazioni e adattamenti alla vita epifitica o saprofitica.

Le Orchidaceae europee e mediterranee sono invece, con poche eccezioni, specie terricole, con apparato radicale sotterraneo, costituito da rizotuberi o bulbi, da cui si dipartono radichette o radici filiformi. La forma dei rizotuberi può essere tondeggiante o ovaliforme (come per esempio nei generi Ophrys, Orchis e Serapias), o più o meno suddivisa in digitazioni (Dactylorhiza, Platanthera, Spiranthes); in alcune specie sono presenti dei veri e propri rizomi, con radici filamentose (Listeria, Epipactis), in altre possono essere presenti radici coralliformi (Corallorhiza).
Biologia [modifica]
Riproduzione [modifica]

La riproduzione delle Orchidaceae può essere sia sessuata che asessuata.
La riproduzione sessuata può avvenire sia per impollinazione incrociata, cioè con trasporto del polline dall'antera di un fiore sullo stigma del fiore di un altro individuo, ovvero per autoimpollinazione, cioè il polline passa dall'antera allo stigma dello stesso fiore.
Impollinazione incrociata [modifica]

L'impollinazione incrociata è la modalità di riproduzione più frequente tra le Orchidaceae ed è prevalentemente entomofila, cioè affidata agli insetti. Molte specie di orchidee hanno un rapporto specie-specifico con il loro insetto impollinatore, o insetto pronubo. Paradigmatico di questa stretta interdipendenza è il caso della cosiddetta "orchidea di Darwin" (Angraecum sesquipedale), una specie caratterizzata da uno sperone lungo circa 30 cm, per la quale Charles Darwin postulò l'esistenza di un insetto impollinatore dotato di una spirotromba di analoghe dimensioni[2]. A distanza di circa 40 anni dalla formulazione di una tale ipotesi fu effettivamente scoperto che l'impollinatore era uno sfingide, Xanthopan morgani, dotato di una spirotromba di dimensioni corrispondenti[3].
Nonostante in casi sporadici si siano osservate impollinazioni da parte di coleotteri, ditteri, lepidotteri e ortotteri[4], la maggior parte degli insetti pronubi delle orchidee appartengono all'ordine degli Imenotteri, nella stragrande maggioranza dei casi alla superfamiglia degli Apoidei.
Gli insetti impollinatori possono essere attratti con tre differenti meccanismi:

* attrazione alimentare: è il meccanismo messo in atto dalle specie in grado di produrre il nettare, ricco di sostanze zuccherine, molto appetibili per gli insetti; il nettare (botanica)|nettare è solitamente custodito all'interno dello sperone, la cui forma limita l'accesso ad alcune specie di insetti; il prelievo del nettare (botanica)|nettare porta l'insetto a contatto con le masse polliniche, che aderiscono al corpo dell'insetto mediante specifici organi adesivi detti viscidii o retinacoli.
* mimetismo: è il meccanismo messo in atto dalle specie non nettarifere, che attraggono gli insetti o grazie ad un'apparenza del fiore simile a quella di specie nettarifere (è quanto avviene, per esempio, in alcune specie di Orchis come O. mascula) o grazie ad un aspetto del labello che per forma, colore e pelosità ricorda la femmina dell'insetto impollinatore (tale meccanismo è comune a molte specie di Ophrys); le specie che utilizzano il mimetismo sessuale producono spesso feromoni simili a quelli delle femmine dell'insetto impollinatore, inducendo il maschio ad un tentativo di accoppiamento definito pseudo-copulazione; nel far ciò l'insetto entra in contatto con le masse polliniche che aderiscono alla testa (pseudo-copulazione cefalica) o all'addome (pseudo-copulazione addominale).[5]
* trappola di odori: è il meccanismo tipico della scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus) che attrae gli insetti nel fondo del labello a forma di tasca grazie a particolari sostanze profumate; nel tentativo di uscire dalla tasca il corpo degli insetti si cosparge di polline vischioso.

Autoimpollinazione [modifica]

La autoimpollinazione può avvenire con 3 differenti modalità:

* per semplice distacco dei pollinii che cadono sullo stimma sottostante
* per curvatura delle caudicole dei pollinii che depositano il polline sullo stimma sottostante - tale meccanismo si osserva per esempio in Ophrys apifera
* per cleistogamia ovvero per autofecondazione prima ancora che avvenga l'apertura del fiore - tale meccanismo si osserva per esempio in Limodorum abortivum o in Serapias parviflora.

Riproduzione asessuata [modifica]

La riproduzione asessuata, ovvero senza necessità di fecondazione, può avvenire:

* per moltiplicazione vegetativa, con formazione di nuovi individui a partire da una suddivisione dei rizotuberi - tale meccanismo si osserva per esempio in Ophrys bombyliflora, Serapias lingua e Serapias politisii
* per apomissia, cioè con produzione di semi fertili senza necessità di fecondazione - tale fenomeno si verifica, per esempio, in alcune specie del genere Nigritella (ad es. Nigritella rubra).

Simbiosi micorrizica [modifica]

Altra caratteristica biologica importante è la necessità, per completare il ciclo biologico di alcune orchidee, della presenza di una micorriza endotrofica che collabori in simbiosi per lo sviluppo del loro seme, il quale al momento della dispersione è privo di albume e con embrione appena abbozzato.
 
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max_400
view post Posted on 18/5/2012, 15:05     +1   -1




Ottimo lavoro ragazzi. Questa discussione ha avuto successo quasi 200 visite. Molto bene!
 
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andrea91122
view post Posted on 24/5/2012, 21:20     +1   -1




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max_400
view post Posted on 29/5/2012, 15:02     +1   -1




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volete aggiungere altre foto? fate pure e grazie!
1447
 
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max_400
view post Posted on 7/6/2012, 01:32     +1   -1




2312 visite
questa discussione ha avuto veramente successo
ce ne vogliono altre simili
 
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max_400
view post Posted on 21/6/2012, 00:01     +1   -1




2811
 
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max_400
view post Posted on 24/6/2012, 15:41     +1   -1




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max_400
view post Posted on 1/7/2012, 12:45     +1   -1




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max_400
view post Posted on 2/7/2012, 01:26     +1   -1




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max_400
view post Posted on 4/7/2012, 23:31     +1   -1




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max_400
view post Posted on 6/7/2012, 09:35     +1   -1




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