Frankenstein: la creatura di Frankenstein

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max_400
view post Posted on 29/4/2012, 00:42     +1   -1




La creatura di Frankenstein

frankeinstein_junior




Frankenstein Junior è un film del 1974, il quarto diretto da Mel Brooks, che è anche autore della sceneggiatura insieme a Paul Oxon ed al protagonista Gene Wilder.

Campione d'incassi nel 1975, la pellicola è ispirata al racconto di Mary Shelley ed ai celebri film dell'epoca in bianco e nero; Frankenstein di James Whale del 1931, del suo seguito La moglie di Frankenstein e (anche se qualcuno usa la definizione "parodia") in generale a tutte le altre pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley. Il film è interamente girato in bianco e nero, adottando una fotografia e uno stile anni venti, giocando anche sulle transizioni tra una scena e l'altra proprio per riprendere anche esteticamente i toni del film di Whale. Questo intento viene raggiunto utilizzando perfino gli attrezzi di scena del film originale, ricollocati nelle stesse posizioni e negli identici studi di ripresa.

Nel 2003 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1] Nel 2000 l'AFI lo ha inserito al tredicesimo posto nella classifica delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi.[2] In Italia risulta essere, con 500.000 copie vendute, il DVD classico di maggior successo della storia dell'home video.[senza fonte]
Indice
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* 1 Trama
* 2 Scene tagliate
* 3 Critica
* 4 Riconoscimenti
* 5 Citazioni e riferimenti
* 6 Note
* 7 Altri progetti
* 8 Collegamenti esterni

Trama [modifica]

New York, Stati Uniti, 1930. Il giovane medico e celebre professore universitario Frederick Frankenstein (Gene Wilder), nipote del tristemente famoso Barone Viktor von Frankenstein, eredita dal nonno il castello della famiglia in Transilvania. Frederick ha modificato la pronuncia del proprio cognome in Frankenstin per distinguersi dal nonno, del quale rigetta le teorie mediche, considerandole assurde. Al termine di una lezione di neurologia all'università dove insegna, nella quale ribadisce l'impossibilità di ricostruire parti del sistema nervoso umano (cit. "c'è più probabilità di rianimare questo bisturi che riparare un sistema nervoso centrale"), Frederick riceve la visita dell'esecutore testamentario del Barone, il quale è da poco passato a miglior vita, e di cui Frederick risulta essere l'unico erede. Una volta che Herr Rosenthal ha consegnato il lascito del Barone, nonostante un forte scetticismo e il disprezzo per gli esperimenti del nonno, Frederick si reca in Romania, dove incontra l'imprevedibile aiutante gobbo Igor, nipote del vecchio assistente del nonno (Marty Feldman, in una delle sue più celebri e riuscite interpretazioni), la procace assistente Inga (Teri Garr) e la sinistra e misteriosa Frau Blücher (Cloris Leachman): quest'ultima, un tempo amante del Barone, tramite un sotterfugio fa ritrovare a Frederick il laboratorio e gli appunti del nonno. Frederick, ricredendosi sulle proprie idee, cerca a propria volta di dare vita a una creatura (Peter Boyle).

Per un errore di Igor, alla creatura viene impiantato un cervello abnorme invece di quello dello "scienziato e santo" Hans Delbruck. La situazione sfugge al controllo di Frederick.

In seguito a varie peripezie il mostro fugge dal castello, incontrando dapprima una bambina e poi un eremita cieco che gli dice di chiamarsi Abelardo (interpretato da un sontuoso Gene Hackman) e che, credendo di avere a che fare con un muto, tenta maldestramente di offrirgli la cena e di accendergli un sigaro; il mostro, spaventato dal fuoco, fugge. Alla fine Frederick riesce a recuperarlo e lo convince di essere una creatura buona. Per dimostrarlo anche alle altre persone organizza un'esibizione teatrale in cui lui e la creatura si esibiscono in un numero di tip tap davanti a un pubblico di scienziati scettici. Lo spettacolo inizia perfettamente ma la creatura, spaventata da un principio di incendio sul palcoscenico, fugge di nuovo, viene catturata dalla polizia ed incatenata in carcere.

Dopo essere stato tormentato da un secondino sadico che lo terrorizza col fuoco, il Mostro si infuria e fugge nuovamente, quindi rapisce la fidanzata di Frederick, Elizabeth (Madeline Kahn), che era arrivata in Transilvania per un'inaspettata visita al fidanzato, e la possiede. Questa non se ne dispiace affatto: Elizabeth s'innamora della creatura per la sua disumana resistenza sessuale e per il suo enorme pene (citato come Schwanstucker o Schwanzstück - un gioco di parole yiddish da Schwanz, "coda", che è anche il termine gergale tedesco per pene, e Stück, "pezzo").

Intanto i paesani, guidati dal rigido ispettore Kemp (Kenneth Mars), danno la caccia al mostro. Frederick, nel disperato tentativo di riavere la creatura e correggere i suoi errori, suona la magica musica dei Frankenstein, che ammalia il Mostro e lo fa tornare al castello. Proprio nel momento in cui la turba guidata da Kemp irrompe nel laboratorio, il dottor Frankenstein trasferisce parte del suo intelletto stabilizzatore nella creatura con un'ardita operazione di "travaso" della personalità dal creatore alla sua creatura. Come risultato, questa riesce con il suo eccellente ragionamento a discutere e poi placare la folla, compreso l'arcigno Kemp, il quale invita tutti i paesani a casa sua per festeggiare la riappacificazione. Il film ha un lieto fine, con la cessata minaccia (per gli abitanti della zona) da parte della creatura e con due felici storie d'amore: Elizabeth è sposata con il Mostro, divenuto erudito e dai gusti sofisticati, mentre Inga scopre con gioia ciò che il suo nuovo marito Frederick ha avuto in cambio dal Mostro durante la procedura di trasferimento proprio lo Schwanzstück.
Scene tagliate [modifica]

Dopo la realizzazione del film, alcune scene vennero tolte (anche per scelta del regista e dell'autore), ma sono a ogni modo state conservate anche se risultano ai più ancora poco note:

* Il testamento: alla lettura del testamento del Barone Frankenstein sono presenti, oltre al notaio, diversi familiari. Il testamento prevede che i beni del Barone siano divisi fra i familiari presenti solo nel caso non vi sia alcun nipote medico che si sia distinto nel campo. Con gran dispiacere dei possibili eredi, l'improbabile clausola si avvera e il notaio certifica che il nipote è l'unico erede.
* Il mendicante: Frederick Frankenstein passeggia assieme al notaio che cerca di persuaderlo ad accettare il testamento. Passando a fianco di un mendicante che suona al violino il motivetto dei Frankenstein, Frederick prende il violino in prestito e lo rompe in due (ma nega di averlo fatto), quindi accetta d'andare in Transilvania. In tutto ciò il notaio riconosce con gioia il "vero spirito dei Frankenstein".
* L'arrivo dell'ispettore Kemp: l'ispettore di Polizia si presenta al castello del Barone Frankenstein e viene accolto da un'innervosita Inga e dall'apparentemente calmo, ma maldestro, Frederick. Il Barone invita l'ispettore Kemp ad accomodarsi nello studio.
* L'incontro col bandito Jack Sprat: un bandito (interpretato da Mel Brooks) cerca inutilmente di rapinare il mostro. La scena, quasi demenziale, si discosta dalla comicità della pellicola.
* Discussione intellettuale: breve discussione fra Frederick e la sua assistente Inga, che segna l'inizio della loro relazione. In questa scena si pone l'accento su come Frederick metta la scienza davanti ai propri sentimenti.
* Visita a tarda notte: nel cuore della notte Frederick bussa alla porta di Inga, dicendole che passava di lì e ha pensato di fermarsi per fare una discussione filosofica. Per tutta la scena Frederick sta in ginocchio.
* La parata degli attori: gli attori e le comparse del film scendono una scalinata e sfilano davanti alla cinepresa. Per ultimi Gene Wilder e Mel Brooks.

Critica [modifica]

La critica ha intravisto le somiglianze con i film di James Whale, da cui il regista prese alcune delle attrezzature utilizzate,[3] affermando che non si tratta di una reale parodia, bensì di una rivisitazione critica della storia scritta da Mary Shelley.[4]
Riconoscimenti [modifica]

* 1975 - Premio Oscar
o Nomination Migliore sceneggiatura non originale a Mel Brooks e Gene Wilder
o Nomination Miglior sonoro a Richard Portman e Gene S. Cantamessa
* 1975 - Golden Globe
o Nomination Migliore attrice in un film commedia o musicale a Cloris Leachman
o Nomination Miglior attrice non protagonista a Madeline Kahn



* 1976 - Saturn Award
o Miglior film horror
o Migliore regia a Mel Brooks
o Miglior attore non protagonista a Marty Feldman
o Migliore scenografia a Robert De Vestel e Dale Hennesy

Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein_Junior

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---------------da wikipedia una versione di raconto-------------
Frankenstein, o il moderno Prometeo (Frankenstein: or, the modern Prometheus), a volte semplicemente Frankenstein, è un romanzo scritto dall'inglese Mary Shelley fra il 1816 e il 1817, quando aveva soltanto 19 anni, pubblicato nel 1818 e rimodificato dall'autrice per una seconda edizione del 1831. È questo il romanzo che genera il nome del dottor Victor Frankenstein e il personaggio della creatura, spesso ricordata come mostro di Frankenstein, i quali a livello popolare sono erroneamente ricordati sotto lo stesso nome.

È probabilmente grazie alla figura del mostro, espressione della paura, al tempo diffusa, per lo sviluppo tecnologico, che il romanzo è divenuto immortale. Frankenstein è uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane. La "creatura" è l'esempio del sublime, del "diverso", che in quanto tale causa terrore.

Dalla pubblicazione del libro, il nome di Frankenstein è entrato nella cultura popolare in ambito letterario, cinematografico e televisivo. È inoltre spesso utilizzato, per estensione, come esempio negativo in quello bioetico, alludendo al fatto che il suddetto dottore compisse esperimenti illeciti o eticamente discutibili.
Indice
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* 1 Trama Frankenstein
* 2 Genesi del romanzo
* 3 Pubblicazione
* 4 Forme e temi
o 4.1 Shelley come un modello
o 4.2 La forma epistolare
o 4.3 Prometeo
o 4.4 Il professor Waldman
* 5 Influenze e reminiscenze
o 5.1 Influenze e la giustizia godwiniana
o 5.2 Sensazionalismo
o 5.3 La luce
o 5.4 Frankenstein e il suo genere
o 5.5 Galvanismo
* 6 Interpretazioni e esegesi
o 6.1 Interpretazione politico civile
* 7 Confronto tra le edizioni
* 8 Personaggi
* 9 Cinematografia
o 9.1 Parodie
o 9.2 Varie
o 9.3 Cartoni animati
* 10 Note
* 11 Edizioni
* 12 Bibliografia
* 13 Voci correlate
* 14 Altri progetti
* 15 Collegamenti esterni

Trama Frankenstein [modifica]
Ritratto di Mary Shelley compiuto da Reginald Easton, presumibilmente effettuato usando la maschera mortuaria (1857 circa)

Un giovane capitano, Robert Walton, scrive delle lettere alla sorella Margaret. Il giovane esploratore, appena diventato ricco per l'eredità di un cugino, decide di intraprendere un viaggio nella speranza di giungere al polo e quindi circumnavigare il globo. Giunti nell'estremintà dell'emisfero, la sua nave rimane intrappolata fra blocchi di ghiaccio e dopo alcuni giorni l'equipaggio scorge fra i ghiacci una figura mostruosa che, poco tempo dopo scompare.

Il giorno successivo, con stupore di tutti, un uomo su una slitta si avvicina alla nave e, dopo l'insistenza da parte dell'equipaggio, sale a bordo. Walton scrive alla sorella degli avvenimenti che si susseguono e della storia incredibile del forestiero, che si presenta come il dottor Victor Frankenstein di Ginevra.

Il dottor Frankestein inizia il suo racconto narrando della sua infanzia in Svizzera. Vive un'infanzia felice, con genitori amorevoli, con Elizabeth, sua compagna di giochi e cugina, e l'amico Harry Clerval e i fratellini più piccoli Ernest e William. Il giovane Frankestein vive felicemente, studiando con impegno insieme alla cugina, leggendo con passione le opere di antichi autori come Paracelso, Cornelio Agrippa e Alberto Magno e trascorrendo il tempo con l'amico Harry Clerval.

L'esistenza di Frankestein viene sconvolta dalla morte della madre, contagiata da Elizabeth, ammalata di una forma lieve di scarlattina. Caduto in un trauma psicologico, Frankenstein studia coltivando segretamente un sogno impossibile per chiunque: la creazione di un essere umano più intelligente, dotato di salute perfetta e lunga vita.

Pensando sempre con affetto a Elisabetta e ai fratelli Ernest e William, si reca all'università di Ingolstadt, in Germania, per elevarsi culturalmente. Frankenstein decide di dedicarsi alla filosofia naturale, che gli era sempre stata invisa. Si presenta quindi ai professori Krempe e Waldman, che in modo diverso lo spingono a uno studio appassionato della materia fino a che, nel giro di due anni, Frankestein diventa il più profondo conoscitore della filosofia naturale in tutta l'università. Assimilate conoscenze mediche insperate, il giovane Frankenstein si reca nottetempo nei cimiteri, dove apre le tombe e studia la decomposizione e il percorso degenerativo dei cadaveri, acquisendo così la conoscenza che gli permetterà di generare una creatura vivente (l'intenzione era di dare vita a un essere umano) da materia inanimata. La creatura però, appena resuscitata, appare deforme e sgraziata alla vista, dotata di una forza fisica smisurata e fugge nella notte, portando con sé il diario personale del suo creatore, che, colmo di disgusto, l’ha abbandonata al suo destino.

Terminati gli studi medici, Frankenstein rientra a Ginevra, ma la creatura ritorna in segreto e uccide William, suo fratello minore, facendo ricadere i sospetti su Justine Moritz, la governante della famiglia Frankenstein che, una volta rinchiusa in prigione, morirà in seguito alla rassegnazione della sua falsa colpevolezza.

Durante una breve vacanza distensiva lungo i passi sul confine con la Francia, il giovane scienziato incontra il mostro, che confessa il suo crimine e gli racconta di averlo seguito grazie alle indicazioni del diario, imparando la lingua francese, osservando di nascosto la famiglia di De Lacey, un ricco francese caduto in disgrazia e ritiratosi a Ingolstadt. Questa famiglia si dedicava all’agricoltura e all’allevamento. Il mostro li aiutava e li osservava in segreto, recando loro di notte legna per l'inverno e ortaggi nei periodi di magra. Quando però aveva deciso di mostrarsi a loro, essi lo avevano scacciato violentemente, disgustati dal suo aspetto esteriore, dandosi immediatamente alla fuga.

Esso fa al suo creatore una richiesta insolita: la creazione di una donna come lui, con la promessa di ritirarsi nelle terre sconosciute dell’America del Sud. In un primo momento, Victor Frankenstein accetta, decidendo di recarsi in Gran Bretagna, con lo scopo di sviluppare le proprie conoscenze, sempre insieme a Harry Clerval. La creatura, in segreto, continua a seguirlo.

Ritiratosi su di un'isola delle Orcadi, il giovane crea un altro mostro, di genere femminile, ma in seguito lo distrugge, ancora prima di dargli vita. Scoperto dal mostro, Frankenstein tenta la fuga ma, approdato in Irlanda a seguito di un burrascoso viaggio, viene arrestato con l'accusa dell'omicidio di Clerval, ucciso in realtà dal mostro.

Dopo essere stato rilasciato grazie all'aiuto del magistrato locale(che lo ritiene innocente), Frankenstein torna in Svizzera accompagnato dal padre e decide di sposare la sua amata Elisabeth.

Il mostro però colpisce ancora, uccidendo Elizabeth proprio la notte delle nozze, come aveva preannunciato. La tragedia di Frankestein non finisce: infatti il padre dopo la notizia della morte della nipote, che amava come una figlia, muore di un colpo apoplettico. Victor decide quindi di vendicarsi del mostro, seguendo le sue tracce per il mondo, dalla Svizzera al Mediterraneo, dalle steppe russe fino al Polo Nord, dove incontra l'equipaggio del capitano Robert Walton. Qui finisce il racconto di Frankenstein.

Walton scrive un'altra lettera alla sorella, in cui le racconta della morte dell'amico e di come egli gli avesse chiesto di continuare la sua impresa di uccidere il mostro. Il "Demone" - come lo chiamava Frankestein - è piegato e piangente sul corpo del suo creatore e, appena Walton l'accusa dell'assassinio di persone innocenti, il mostro(desideroso solo della morte) gli risponde che il suo odio e la sua malvagità sono state condizionate dal disprezzo e dalla rabbia che tutti gli uomini gli hanno rivolto senza un vero motivo, ma solo per le sue sembianze. Abbandona quindi la nave, decidendo di darsi la morte nell'estremità del polo.

Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Frankenstein
(continuate a leggere li)
 
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max_400
view post Posted on 30/10/2012, 02:00     +1   -1




scena tagliata

un po hard
 
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max_400
view post Posted on 30/11/2012, 01:09     +1   -1




134
 
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max_400
view post Posted on 30/6/2013, 12:50     +1   -1




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