Seconda Guerra Mondiale, (SGM) hitler mussolini nazismo carri armati tedeschi corazzate aerei

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max_400
view post Posted on 22/5/2012, 23:53     +1   -1




Seconda Guerra Mondiale,
Hitler Mussolini nazismo

carri armati tedeschi a Copenagen, la corazzata tedesca Bismarck

LE%20ORIGINI%20DELLA%20SECONDA%20GUERRA%20MONDIALE
nazisti



Seconda guerra mondiale
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Seconda guerra mondiale
Da sinistra a destra e dall'alto in basso: truppe del Commonwealth nel deserto; civili cinesi sepolti vivi da soldati giapponesi; sommergibile tedesco sotto attacco; forze sovietiche durante un'offensiva invernale; truppe sovietiche in azione a Berlino; aerei su una portaerei giapponese si preparano per il decollo.
Da sinistra a destra e dall'alto in basso: truppe del Commonwealth nel deserto; civili cinesi sepolti vivi da soldati giapponesi; sommergibile tedesco sotto attacco; forze sovietiche durante un'offensiva invernale; truppe sovietiche in azione a Berlino; aerei su una portaerei giapponese si preparano per il decollo.
Data 1º settembre 1939 - 2 settembre 1945
Luogo Europa, Mediterraneo, Africa, Medio oriente, Sud-est Asia, Cina, Atlantico, Pacifico
Casus belli Invasione della Polonia
Esito Vittoria alleata

* Caduta dei regimi totalitari nazista e fascista
* Occupazione militare del Giappone
* Creazione delle Nazioni Unite
* Divisione dell'Europa in sfere d'influenza americana e sovietica con la creazione della NATO e del Patto di Varsavia

Schieramenti
Nazioni Alleate
Potenze dell'Asse
Comandanti
Bandiera dell'URSS Josif Stalin

Bandiera degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt†
Bandiera degli Stati Uniti Harry S. Truman
Bandiera del Regno Unito Winston Churchill
Bandiera della Francia Charles de Gaulle
Flag of the Republic of China.svg Chiang Kai-shek Bandiera della Germania Adolf Hitler †

Bandiera dell'Italia Benito Mussolini †
Bandiera del Giappone Hirohito

Perdite
Totale: 50 milioni
Militari: 17 milioni
Civili: 33 milioni Totale: 12 milioni
Militari: 8 milioni
Civili: 4 milioni
Voci di guerre presenti su Wikipedia
[mostra]
V · D · M
Campagne della
seconda guerra mondiale
Europa
Polonia – Strana guerra – Danimarca e Norvegia – Guerra d'inverno – Paesi Bassi – Belgio – Francia – Inghilterra – Balcani – Fronte Jugoslavo – Fronte orientale – Guerra di continuazione – Fronte occidentale – Mediterraneo – Africa e Medio Oriente
Asia e Pacifico
Cina – Confine nippo-sovietico – Oceano Pacifico – Sud-est asiatico –
Pacifico sud-occidentale – Giappone – Manciuria (1945)
Altre campagne
Atlantico – Nord America – Aviazione nella seconda guerra mondiale Bombardamenti strategici
Guerre contemporanee
Guerra civile cinese – Guerra franco-thailandese – Guerra ecuadoriano-peruviana

La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.

Iniziò il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.

È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono, infatti, direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell'Olocausto perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebrei, delle etnie Rom e Sinti, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, dei Polacchi e di altre popolazioni slave.

Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale fondato sulla contrapposizione tra Stati Uniti ed Unione Sovietica nota come "guerra fredda", mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, proseguendo l'involuzione iniziata con il primo conflitto mondiale, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.

continua a leggere qui...
http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_mondiale



Second_world_war_europe_animation_small
seconda guerra mondiale: mappa animazione gif


altre foto:

per vedere le foto in grade cliccare su di esse

Filmati youtube


bismarck1


bismarck2


bismarck3


Edited by max_400 - 10/6/2012, 17:57
 
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andrea91122
view post Posted on 24/5/2012, 21:18     +1   -1




interessante
 
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max_400
view post Posted on 3/6/2012, 01:01     +1   -1




1 guerra mondiale


2 guerra mondiale


carri armati


carri armati italiani



Carri armati seconda guerra mondiale


Bismarck VS Hood


affondata nave da guerra



ringrazio Er Coyote per aver cercato questi video
 
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max_400
view post Posted on 3/6/2012, 12:47     +1   -1




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ho inserito su twitter e facebook e ora vediamo che succede.
 
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max_400
view post Posted on 4/6/2012, 15:48     +1   -1




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ancora su twitter e facebook
 
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max_400
view post Posted on 4/6/2012, 16:07     +1   -1




inserisco nei blog tiscali e libero con foto e testi.
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Luca88SD
view post Posted on 9/6/2012, 14:16     +1   -1




molto interessante Max, vediamo il fronte Italiano.

I carri più diffusi nele nostre compagnie erano i Carri M13/40

fiat-ansaldo-m13-40-05

Erano dei carri molto arretrati e purtroppo pieni di problemi vari, sopratutto nel deserto ebbero grossi problemi ma furono testimoni di atti d'eroismo ad El Alamein dove combattettero sino all'ultimo difronte a degli avversari nettamente superiori. ONORE AGLI ITALIANI....!!!!

Poi avevamo i carri CV33..di cui l'immagine dice molto

2008528221922_CIMG0249

Potevano essere adatti per pattuglia o zone ristrette, attacchi a convogli non armati ma di certo non idonei alle battaglie contro altri carri.

Semovente 105/25 M.43 "bassotto" il miglior semovente sviluppato dall'Italia

0'






 
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max_400
view post Posted on 9/6/2012, 14:50     +1   -1




c'è il filmato che mostra i vari carri italiani e tedeschi.
Purtroppo noi abbiamo sempre perso. Piccoli cannoncini e addirittura mezzi antiquati usati dalla prima guerra mondiale in base a quello che ho sentito in africa in particolare tedeschi e italiani contro alleati e il generale Rommel Tedesco, scappa col primo aereo glielo hanno imposto dal comando nazista per evitargli una brutta figura.
 
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Luca88SD
view post Posted on 10/6/2012, 14:59     +1   -1




non è proprio così Max, la nostre armate mal addestrate e con un equipaggiamento quasi primitivo avevano combattuto grazie alla loro forza di volontà tirando fuori l'impossibile...Rommel vista la situazione disperata fi costretto a ripiegare lasciando indietro gli Italiani ma non fuggì....

Ti riporto un testo da questo sito molto interessante: http://www.netwargamingitalia.net/forum/sh...3-40-libia-1941

""""


relazione carri italiani M13/40 libia 1941
Ciao,

finalmemente sono riuscito a trovarla.

Questa relazione fà un po' di luce sulla qualità dei carri italiani. In particolare per le discussioni che facevamo nei post:
Considerazioni su armamenti e tattiche dell'esercito italiano durante la WWII
e
Reparti di stranieri collaborazionisti nelle file dell'esercito tedesco nella ww2

Se interessa ho anche quella relativa ai carri L o CV durante la guerra di Spagna.


ciao
marcello



Relazione VII Battaglione Carri M/13-40
VII BATTAGLIONE CARRI M/13-40
COMANDO

OGGETTO: RELAZIONE
Al Comando del 32º regg. ftr. carrista

In ottemperanza alla richiesta odierna comunico brevemente e per sommi capi (a causa della situazione particolare in cui si trova questo reparto -investimento di Tobruk - e la conseguente impossibilità di avere a disposizione dati precisi ed elementi sicuri di giudizio) le notizie relative al comportamento dei carri M/13-40.
Mi permetto accennare oltre che al comportamento tecnico dei carri anche ad altre questioni - a mio giudizio di uguale se non superiore importanza - relative al personale, agli organici, all'altro materiale ed all'impiego del reparto.

PREMESSA

II Btg. è stato costituito il 1º febbraio con personale proveniente: per un terzo dal disciolto IV Btg. carri L. che aveva frequentato un corso di 25 giorni a Bracciano - per 2/3 da richiamati dei quali una buona metà erano in congedo da molti anni (classi 1911-1912-1913 e 1914) e quindi con scarsa e non aggiornata istruzione carrista.
Il materiale giunse al deposito lo stesso giorno del suo arrivo su un apposito piroscafo e sotto la scorta di un ufficiale e tre militari di truppa spedito isolatamente a Tripoli ove venne scaricato a cura degli enti del luogo (ufficio imbarchi, 20' Centro misto, ecc.) e trasportato in varie località di Tripoli.
Il Btg. giunse a Tripoli con altro convoglio diversi giorni dopo. Il materiale venne ritrovato in condizioni deplorevoli perché era stato scaricato da personale poco pratico - si ebbe a constatare ad esempio: che era stata messa nafta o acqua nei serbatoi dell'olio, acqua in quelli della nafta, ecc. - mancanza o scarsezza d'acqua nei radiatori; erano stati commessi grossolani errori di manovra che avevano penato a gravissimi danni - batterie fuori uso, motori parzialmente grippati, cambi rotti, testate crinate. Indipendentemente da ciò una gran quantità di materiale ed accessori era sparita - parte di tale materiale era di secondaria importanza, una parte era indispensabile: cavi, dotazioni di macchine, parti di ricambio, accessori, ecc.
Con l'aiuto del comando dell'autoraggruppamento del Comando Superiore FF.AA. A.S. venne in buona parte ovviato alle varie deficienze che si erano riscontrate.
Nella breve permanenza a Tripoli vennero effettuate numerose riparazioni tra le quali: 2 motori smontati e tre testate sostituite, ed eseguite istruzioni di pilotaggio e 2 lezioni di tiro.
Il giorno 13 marzo il Btg. partiva da Tripoli cingolato ed in due tappe si portava a Misurata ove venne caricato sugli appositi rimorchi e trasportato al km. 100 di El Agheila dove giunse il 20 marzo.
In detta località fu continuata la messa a punto dei carri e fu iniziato l'addestramento tattico del Btg. mediante l'esecuzione di alcune esercitazioni di plotone. Tale addestramento ebbe la durata di otto giorni perché il 1º aprile il btg. iniziava la marcia che lo doveva portare a Tobruk. Per accelerare il movimento verso Agedabia il comandante della divisione disponeva che due compagnie venissero autoportate dal km 100 al km 28.
Mancando i mezzi di traino vennero impiegati i trattori di un gruppo da 105.
I trattoristi però abituati a rimorchiare i pezzi e non rimorchi a 4 ruote con 14 tonnellate sopra commisero degli errori di guida che portarono al ribaltamento di tre carri che riportarono danni abbastanza gravi per quanto riparabili con i mezzi del Btg.
Il pomeriggio del 5 si iniziava, sul percorso Agedabia-Msus-Mechili-zona di Tobruk, la marcia nel deserto che, a causa di spostamenti di manovra e di altri ordini dati personalmente dal comandante del Corpo Tedesco giunto via aerea, comportava un percorso di oltre 500 km in terreno vario.
Particolarmente contrarie furono le condizioni atmosfériche in cui venne com-piuta la marcia, ghibli, vento caldo di Sud, terreno sempre sabbioso che avvolgeva la colonna in una nube di sabbia impenetrabile ad un metro di distanza ed a volte sassoso che sottoponeva le macchine ad un tormento veramente superiore da ogni pessimistica previsione.
Questo è il quadro sommario nel quale si è svolto l'inseguimento del nemico.

I - COMPORTAMENTO TECNICO DEI CARRI

a) Deficienze riscontrate nel motore:

1º - La potenza del motore (che come è noto è stato ideato per sopportare un peso di 8 tonnellate) è eccessivamente scarsa per il peso di quasi 14 tonnellate dell'attuale carro. Ciò porta alla necessità di usare quasi sempre fuori strada le marce I* e 2* sottoponendo perciò il motore a continui sforzi con conseguente rapidissima usura.

2º - La mancanza di depuratori d'aria tali da impedire l'accesso della sabbia ai cilindri ha portato ad una rapidissima e profonda usura delle camicie, dei pistoni e delle fasce elastiche che, dopo 500 km di deserto con ghibli, ha letteralmente scampanato i cilindri con perdita quasi totale di compressione.

3º - Probabilmente a causa di insufficienze di filtraggio della nafta - sporca in parte per conto suo nonostante i ripetuti filtraggi preventivi, ed in buona parte per le particolari condizioni di ambiente - il funzionamento degli iniettori e della relativa pompa si e dimostrato difettosissimo.
Conseguenze:
- staratura della pompa ed in particolare dei pistoncini degli iniettori che, in luogo di polverizzare la nafta, la immettono a getto nelle camere di combustione e rimanendo incombusta scorre lungo le pareti dei cilindri e, per la deficienza di cui al nº 2, ricade nella coppa diluendo l'olio e diminuendone la viscosità e le qualità lubrificanti. Come prova di questo fatto si ha un fortissimo aumento di livello nella coppa.
Tale diminuita capacità lubrificante dell'olio (già di per sé stesso non di gradazione adatta perché semi fluido anziché extradenso come prescritto, ma introvabile in colonia) si determinano grippaggi, fusioni e frequentissimi surriscaldamenti del motore.
- difficile scorrimento e frequentissimi inceppamenti dell'asta cremagliera della pompa. Si é dovuto ricorrere all'applicazione di comandi in filo di ferro o cordicelle.

4º - Insufficienza di lubrificazione delle valvole con conseguente grippaggio del gambo delle stesse.

5º - Facilità di sfasamento del motore, a causa dell'allentamento della catena della distribuzione, che porta alla contorsione delle cannette di comando delle punterie.
Inconveniente questo molto grave perché per essere riparato comporta lo sfilamento del motore a mezzo di apposito paranco.

6º - Pompa di alimentazione difettosa. Il dentino della levetta d'innesco si trancia con estrema facilità. Soffietto metallico (polmoncino) che si taglia nelle piegature dopo poche ore di lavoro con immediato arresto del motore.
Tutta la scorta di polmoncini del Btg. si e esaurita in breve tempo e si sono dovuti lasciare indietro dei carri per questo banale inconveniente.

7º - Rottura del bicchierino di vetro del filtro pompa alimentazione. Si è dovuto ricorrere al ripiego, a causa della successiva mancanza di bicchierini di ricambio, di usare bossoli di proiettili da 47 opportunamente adattati.

8º - Frequente fuoriuscita del tappo posteriore dell'albero di distribuzione che determina la perdita totale dell'olio. Per ovviare a questo inconveniente occorrono circa 8 ore di lavoro.

9º - Avviatore d'inerzia. è preferibile sorvolare su questo organo che è assolutamente inidoneo allo scopo e di una fragilità più unica che rara. Nel Btg. su 46 carri 35 hanno detto organo inefficiente dai primi giorni.

10º - Raffreddamento. è assolutamente inefficiente, non per quantità d'acqua ma per il sistema. Inconveniente frequentissimo è la continua rottura dei manicotti di gomma (non solo quelli superiori a soffietto che dovrebbero funzionare da valvola di sicurezza e che invece non lo sono), ma specialmente rottura o sfilamento dei manicotti inferiori - dal radiatore alla pompa dell'acqua - ed interni nella cabina di combattimento con gravi conseguenze per il personale (una decina di casi di ustioni). Radiatori applicati in modo tale che risentono di frequenti dissaldature e perdite anche forti di acqua. Rottura dei serbatoi ausiliari interni. Premistoppa pompa acqua difettosi.

11º - Consumi. Sono stati, specialmente nel deserto, semplicemente tripli di quelli previsti.

12º - Impianto elettrico. A causa del clima e della loro ubicazione le batterie lasciano rapidamente evaporare l'acqua distillata. Quattro batterie sono scarse per un deciso spunto d'avviamento del motore anche nei carri di questo Btg. che essendo senza radio non hanno consumi di energia extra avviamento.

b) Difetti del cambio

1º - Ingranaggi frontali alberi sempre in presa ad altri ingranaggi che (forse per difetto di materiale o per l'eccessivo sforzo al quale sono sottoposti e che non hanno la capacità di sopportare) si spezzano e si sgranano con estrema facilità.

2º - Scatole del cambio che si rompono perché la ghiera di ritegno degli ingranaggi del secondario si allenta e lasciando cadere la spina di fissaggio di detti ingranaggi fra gli stessi provoca la rottura completa del cambio. Si è tentato di ovviare a tale inconveniente sostituendo nei cambi che vengono smontati, la spina con apposito bulloncino.

3º - Rottura dei denti frontali dell'albero del riduttore.

4º - II complesso costruttivo generale del cambio è assolutamente incapace a sopportare lo sforzo di trazione al quale è attualmente assoggettato.

c) Difetti del gruppo epicicloidale
Si sono verificati due casi di allentamento della ghiera e conseguente schiavettamento della puleggia fissata sull'albero pieno con rottura del relativo cuscinetto.

d) Difetti dello scafo e delle sospensioni
Ottimo il comportamento su questi terreni. Si sono verificati due casi di carri che, marciando nella nube di sabbia hanno urtato contro il carro che li precedeva provocando lo sbullonamento della piastra di sostegno del tendicingolo. Sarebbe desiderabile fosse effettuato un più solido fissaggio di detta piastra che ha le svasature dei bulloni troppo profonde.

e) Difetti della corazzatura
Nulla di positivo si può dire in merito perché dei quattro carri colpiti dal nemico tre sono rimasti nella zona fortemente battuta dall'avversario e non e stato finora possibile fare verifiche. è però certo il fatto che i pezzi anticarro avversari (da 37) li hanno ripetutamente colpiti in modo tale da immobilizzarli e da ferire e uccidere gli equipaggi.

f) Torretta, casamatta, impianti vari
Necessiterebbe un sistema di protezione contro la sabbia dei congegni di movimento della torretta, della casamatta e delle armi, che nella marcia nei polveroni e nelle nuvole di sabbia sollevate dal ghibli e dagli stessi carri dopo pochi minuti si inchiodano e richiedono penosi lavori di ripristino.

Conclusione

In definitiva si tratta di un carro dotato di un motore che certamente avrebbe funzionato bene in territorio metropolitano con il peso di 8 tonnellate per il quale era stato ideato, ma che in territorio africano, con il ghibli, la sabbia, le altre avverse condizioni climateriche a tutti note e l'aggiunta di altre 6 tonnellate è assolutamente inidoneo nonostante le cure e gli accorgimenti usati per farlo funzionare.
I reparti carristi che debbono operare sotto il fuoco nemico non possono e non debbono avere la preoccupazione che il loro mezzo non si metta in moto, che spacchi con ingiustificabile frequenza il cambio, che si vuoti di acqua o che perda olio e che quando a prezzo di stenti, di rimorchi e di ripieghi si è avviato debba procedere solo in prima o seconda velocità con acrobazie di pilotaggio inidoneo ad offendere e difendersi.
Nell'azione del giorno 17 a quota 209 ad Ovest di Tobruk si è salvato solo il carro che, più efficiente degli altri, ha potuto marciare in terza evitando di costituire facile preda al tiro nemico.
Si ritiene quindi che il carro M/13 perché possa veramente esplicare l'azione che da essi tutti si attendono debba essere dotato - senza ricorrere a ripieghi di sorta, tipo rialesature - di un motore potente ed efficiente degno della nostra industria automobilistica che in tale campo non dovrebbe essere seconda a nessuno.

II - COMPORTAMENTO DEL PERSONALE

II contegno del personale e stato in combattimento superiore ad ogni elogio.
Due comandanti di compagnia e tre carristi caduti; due ufficiali e sette carristi feriti - dei quali tre rientrati subito volontariamente al reparto - dimostrano a sufficienza come non sia mancato lo spirito e la eroica volontà di combattere.
Nella marcia lungo la litoranea e specie in quella tormentosa ed ossessionante effettuata nel deserto, si è però rivelata l'insufficiente ed affrettata preparazione tecnica del personale.
Non è assolutamente possibile ottenere un pilota di M/13 con 25 giorni di corso a Bracciano nel quale si riesce a mala pena, assommando due ore di pilotaggio, ad apprendere le cognizioni elementari di guida.
Un pilota di un carro M/13 (motore diesel) anche se tratto dai piloti di carro leggero abbisogna tecnicamente di mesi di istruzione intensa in adatto ambiente.
Non é assolutamente possibile pretendere che un uomo conduca per centinaia di chilometri di deserto una macchina della quale conosce solo superficialmente la costituzione e il funzionamento.
Non è possibile che un uomo solo - o al massimo due - pilotino per centinaia di chilometri per 15 ore al giorno in continuazione.
Occorre che ogni uomo dell'equipaggio sia un provetto pilota e che sappia mettere le mani nel proprio carro.
Questo per il personale di truppa. Perché per gli ufficiali occorre che abbiano una profondissima preparazione tecnica e possano essere oltre che dei trascinatori anche dei capi e dei maestri idonei per ascendente, capacità ed esperienza.
Due dei comandanti di compagnia di questo Btg. avevano sei mesi di anzianità da tenente ed il terzo poco più di un anno.
Per comandare bene un reparto carrista occorrono degli ufficiali che all'entusiasmo e all'eroica volontà di combattere uniscano la ponderatezza e l'esperienza che deriva solo da una permanenza nei reparti piuttosto lunga.
Se la preparazione tecnica è stata piuttosto scarsa, la preparazione tattica si può dire è assolutamente mancata perché non credo che si possa ritenere addestrato, neanche parzialmente, del personale che aveva eseguito sei lezioni di tiro con il cannone e le mitragliatrici ed appena due o tre esercitazioni di plotone.
Ciò è avvenuto, non per mancanza di volontà ma esclusivamente per la mancanza di tempo, che ha imposto di gettare verso il nemico il Btg. senza tener conto delle sue condizioni addestrative.
Ritengo doveroso rappresentare come sia assolutamente indispensabile, per avere dei veri reparti carristi, rivedere il reclutamento del personale, traendolo esclusivamente da chi nella vita civile esercita mestieri affini alla specialità, facendo inoltre - con premi, paghe speciali o soprassoldi - largo assegnamento su personale permanente o a ferme lunghissime.
Nei reparti carristi Tedeschi che hanno operato con noi in questi giorni si e notato subito la grande preparazione tecnica del personale che da anni presta servizio nella specialità.
La fase corrente che ho sentito ripetere come un ritornello era questa: "per fare un carro bastano pochi giorni, per fare un carrista occorrono degli anni".

- Organico del battaglione e funzionamento dei servizi

L'organico del Btg. non corrisponde affatto ne in mezzi ne in uomini alle necessità della guerra in colonia.
Gli attuali organici - che forse potrebbero ancora andare in guerra in Patria, con brevi distanze da percorrere, vicino alle proprie basi, alle proprie officine, ai propri depositi - sono qui in Africa come una goccia nel mare, quando le distanze diventano di 600-700 km, ed anche più dalle proprie basi di partenza.
Nel Btg. per servire 46 carri armati con 184 combattenti vi sono circa 170 uomini con 15 automezzi. Detti autocarri sono appena sufficienti a trasportare i 170 uomini; come si trasportano tutti i materiali, le parti di ricambio, il carburante, i lubrificanti, l'acqua e i viveri per centinaia di chilometri e per decine di giorni?
Nel Btg. M 13 esiste un'officina con la squadra riparazione e ricuperi di 21 uomini, dei quali in realtà appena due o tre sono dei meccanici meritevoli di tale nome; gli altri sono dei riempitivi che servono a mala pena per le manovre di forza. Nella marcia nel deserto si sono dovuti abbandonare dei carri - dei quali è ora in corso il ricupero - esclusivamente per la mancanza di un servizio di ricupero adeguatamente attrezzato che, ove fosse esistito, avrebbe consistito di ricuperare e portare in brevissimo tempo al combattimento un numero non indifferente di carri.
Dopo l'occupazione di Mechili, il maggiore tedesco comandante della colonna della quale avevo fatto parte per due giorni, saputo che avevo raggiunto tale località con 14 carri su 40 cosi esprimeva: "avete fatto un miracolo con i vostri mezzi primitivi! io ne ho portati 8 su 64".
Però si affrettava a soggiungere che, poche ore dopo, circa 50 carri lo avevano raggiunto, ricuperati e riportati in linea dal suo servizio ricupero del Btg. ; per gli altri non aveva preoccupazione perché il servizio di recupero di reggimento avrebbe provveduto.
Il mio Btg. riusciva a ricuperare con inaudita fatica 6 carri che poi dovevano essere nuovamente abbandonati nella tappa successiva.
I reparti tedeschi hanno una squadra ricupero di 8 automezzi per compagnia ed un reparto ricuperi di Btg. (senza contare quello di reggimento) che è comandato da un capitano ingegnere ed è composto di circa un centinaio di automezzi, trattori cingolati di particolare potenza e speciali rimorchi porta carri.
Basa pensare che mentre nel Btg. italiano non esiste un bullone di scorta nel Btg. tedesco esiste un auto speciale esclusivamente adibito alla bulloneria; ciò mi consta in modo particolare per avervi fatto capo io stesso.
Noi non abbiamo mezzi di autotrasporto adatti ne trattori idonei allo scopo. Ogni volta bisogna ricorrere a ripieghi che sono peggiori del male, perché mettono in crisi il Btg. carri ed il reparto al quale i mezzi sono tolti.
Nel reggimento tedesco i mezzi di trasporto, tutti idonei allo scopo per il quale devono servire (escluse le motocarrozzette e vetturette), sono nella proporzione di otto per ogni carro armato e gli uomini nella seguente proporzione: meno di 700 combattenti, più di 2000 addetti ai servizi.
Il servizio rifornimento carburanti lubrificanti ed acqua nei nostri reparti. Non esiste come recipiente che il fusto da 200 litri ingombrante, non maneggevole. Nei reparti tedeschi esistono invece i canistri da 20 litri con i quali viene effettuato il rifornimento del Bgt. fino al carro o all'automezzo, e dei quali ogni macchina in apposite installazioni porta un congruo numero di riserva.
Da noi per poter dare una piccola riserva di nafta o di acqua ad ogni mezzo bisogna sperare di trovare lungo il nostro cammino delle vecchie latte di benzina abbandonate dal nemico.
Il servizio dei rifornimenti durante la marcia nel deserto si é effettuato mediante dei miracoli, non esito a definirli tali, compiuti dal personale del Btg. e da alcuni ufficiali che partiti successivamente da Agedabia verso l'ignoto (non sapendo ne dove fosse andato, né dove fosse diretto il Btg.) riuscivano a raggiungermi portandomi nafta, acqua e viveri.
In 10 giorni di marcia nel deserto, inseguendo il nemico (prima alle dipendenze di una colonna tedesca, poi da questa lasciato senza ordini) non ho avuto assistenza da nessuno e solo per il desiderio di raggiungere il nemico sono riuscito a ricongiungermi al mio reggimento nei dintorni di Tobruk.
Vettovagliamento e viveri di conforto. Semplicemente inadeguato.
Una scatoletta, due gallette e una borraccia di acqua sporca di nafta, ecco cosa hanno avuto i miei uomini. Neanche il caffè perché con la razione di marcia non compete, cioè quando proprio se ne ha più bisogno. Solo un giorno abbiamo avuto il caffè cameratescamente offerto dal Btg. tedesco di Panzerjager del maggiore Rao, meravigliato che noi non avessimo come loro rancio caldo, caffè, cognac, cioccolata e marmellata.
Ed ora dopo 15 giorni di viveri a secco la truppa ha il caffè perché è stato acquistato a pagamento dagli ufficiali.
Servizio sanitario.
Si può dire che non esiste. Il medico, due cofani e due barelle arrampicati su un autocarro pieno di fusti di nafta, e nella sola compagnia tedesca vi son due automezzi ed una vetturetta sanitaria.

Conclusione.

Oggi il Btg. si trova con:
- un quarto dei suoi carri zoppicanti ed ansimanti, appena capaci di muoversi, ma sempre fronte al nemico nei dintorni di Tobruk.
- un quarto dei carri bloccati lungo la strada percorsa o nella zona battuta dall'artiglieria avversaria con il loro carico di eroi caduti.
- metà dei carri penosamente ricuperati e penosamente marcianti verso la base di Derna ove dovranno essere smontati e revisionati.

In definitiva tutto il Bgt. dovrà essere riunito, ricuperato il materiale ancora mancante, revisionati tutti i carri (sostituendo diversi motori e molte parti che dovranno venire dall'Italia) ottenere i mezzi di trasporto necessari, riordinare i reparti, sostituire gli ufficiali e gli uomini caduti.
Per tutto questo lavoro ritengo occorrerà un periodo di tempo certamente non inferiore ai 40-50 giorni e ciò sempre in dipendenza all'arrivo dei materiali di ricambio.

Bir Checla-Tobruk, 21 aprile 1941
// maggiore Comandante del Battaglione
F.TO S. ANDREANI

(Tratto da: M. Montanari, "Le Operazioni in Africa Settentrionale", vol. II: Tobruk, allegato 5, pagg. 788-795, Ufficio Storico dello Stato Maggiore Dell'Esercito) e da www.icsm.it


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max_400
view post Posted on 10/6/2012, 15:55     +1   -1




Ciao Luca, le mie fonti vengono da Apocalipse, e così ha detto Giuseppe Cruciani, con la scusa di problemi di salute di Rommel il comando tedesco fece ritirare Rommel dall'africa e i Tedeschi dopo persero e rubarono la benzina a noi italiani per ritornare a casa. La stampa tedesca ha sempre nascosto i fallimenti dei tedeschi.
L'africa finisce in mano agli alleati la battaglia di Alamein (non so esattamente come si scrive).

Ora vorrei aprire un altra parentesi sulla guerra in Polonia. Dal 1 settembre al 27 una guerra lampo. Da quello che ho sentito la Polonia aveva mezzi scadenti, dal documentario parla solo della cavalleria che attacca i carri armati tedeschi e si fa sterminare. (Questa scena già l'ho fatto con flash) però ho letto che vi erano anche carri armati di vario tipo e aerei.


polonia-armamento2

Potete cliccare sulla foto per vederla in grande e leggere meglio

il terreno ero ottimo per i carri armati tedeschi... praterie... a differenza che in russia in mezzo al fango.

Carro-armato-leggero-polacco-7TP

r35




FT-17

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Edited by max_400 - 10/6/2012, 17:56
 
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max_400
view post Posted on 10/6/2012, 16:16     +1   -1




L'accerchiamento alla Capitale della Polonia, Varsavia

L'accerchiamento di Varsavia [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce battaglia del fiume Bzura.
L'attacco delle forze polacche sul fianco sinistro dell'8ª armata tedesca

Nel settore centrale l'8 settembre la 4ª divisione corazzata, comandata dal generale Georg-Hans Reinhardt, punta avanzata dell'8ª armata, raggiunse il limite del distretto di Varsavia ma venne fermata dall'azione combinata dell'artiglieria e da un contrattacco effettuato dai carri armati polacchi, che la costrinsero a ripiegare in attesa dell'arrivo dell'artiglieria pesante e della 12ª divisione di fanteria, comandata dal generale Ludwig von der Leyen;[68] sul fianco sinistro dell'8ª armata tuttavia si stavano raggruppando le truppe polacche dell'armata di Poznań, che si stava ritirando verso est, e ciò che restava dell'armata della Pomerania, in ripiegamento dal corridoio verso sud, le quali, ricevuta l'autorizzazione da Śmigły-Rydz, la attaccarono nei pressi di Kutno, impegnando la 30ª divisione di fanteria, comandata dal generale Kurt von Briesen, in combattimenti difensivi che durarono tre giorni, fino a quando l'intervento del XVI corpo corazzato riuscì a sospingere i polacchi ad ovest, in direzione del fiume Bzura, nel tentativo di circondare il loro raggruppamento insieme ai superstiti dell'armata di Łódź.[69]
Truppe motorizzate tedesche avanzano in territorio polacco; la velocità di movimento della Wehrmacht rispetto all'esercito polacco le consentì di realizzare i primi grandi accerchiamenti della seconda guerra mondiale

Il 10 settembre il maresciallo Edward Rydz-Śmigły ordinò una ritirata verso sud-est, in direzione del confine con la Romania, mentre, il 12 settembre, l'attacco polacco all'8ª armata si esaurì e le rimanenti forze tentarono di dirigersi verso est al fine di raggrupparsi nuovamente per creare una linea difensiva ad ovest di Varsavia. L'alto comando tedesco, privo in quel momento di informazioni precise sulla posizione del grosso dell'esercito polacco, ritenne che questo si trovasse già oltre la Vistola ed ordinò alla 10ª armata di attraversare il fiume nella zona tra Varsavia e Sandomierz, allo scopo di intercettarne la ritirata verso la parte sud-orientale del paese, ma il generale von Rundstedt ritenne viceversa che la maggior parte delle forze polacche fossero ancora ad ovest del fiume e riuscì a convincere l'Alto comando a fare dirigere la 10ª armata verso nord, predisponendo una linea di sbarramento lungo il fiume Bzura, ad ovest di Varsavia, con il duplice scopo di impedire alle truppe polacche di raggiungere la capitale e di intrappolarle prima che queste potessero sfuggire al previsto accerchiamento; la manovra ebbe successo e le forze polacche furono in massima parte circondate, con solo poche unità che riuscirono a sfuggire alla tenaglia proseguendo la loro ritirata verso la Vistola.[70]

Cavalleria polacca durante la battaglia del fiume Bzura

Nel giorni successivi al 12 settembre le forze polacche, ormai accerchiate, tentarono inutilmente di spezzare l'anello che si era formato attorno a loro, mentre le restanti truppe delle armate di Łódź e di Modlin ripiegavano verso Varsavia; la Luftwaffe bombardò costantemente le truppe intrappolate nella sacca, ormai prive di collegamenti ed impossibilitate a ricevere aiuto, e gli assalti alla linea formata dalla 10ª armata tedesca si infransero progressivamente fino ad esaurirsi il 18 settembre, quando i superstiti delle 19 divisioni che costituivano la prima linea di difesa del paese capitolarono, consentendo ai tedeschi di catturare 170.000 prigionieri.[71]

Contemporaneamente alla liquidazione della sacca proseguì l'avanzata della 3ª e della 4ª armata da nord verso la capitale, mentre alle sue spalle il XIX corpo corazzato, al quale era stata affiancata la 10ª divisione corazzata, comandata dal generale Ferdinand Schaal, si spinse velocemente oltre il fiume Narew in direzione di Brest-Litovsk, ad est del fiume Bug, allo scopo di congiungersi con le punte avanzate della 14ª armata, con il duplice intento di tagliare la strada alle truppe in ritirata verso la parte sud-orientale del paese e di prendere Varsavia alle spalle; Brest-Litovsk fu occupata tre giorni prima che le truppe impegnate nella battaglia del fiume Bzura si arrendessero, capitolando il 20 settembre, e la cattura della città, distante circa 1.600 km ad est della capitale, ne presagì l'inevitabile capitolazione.[72]

Il primo attacco alla capitale [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce battaglia di Varsavia (1939).
Truppe tedesche avanzano nei sobborghi di Varsavia, precedute dai bombardamenti della Luftwaffe

Il 10 settembre la 4ª divisione corazzata e la 12ª divisione di fanteria, rinforzate dalla 16ª divisione di fanteria comandata dal generale Gotthard Heinrici, iniziarono ad avanzare all'interno del perimetro di Varsavia, muovendo attraverso i due quartieri di Wola e di Ochota; il generale Czuma venne affiancato nel compito della difesa della città dal generale Juliusz Rómmel, e le forze radunate nei giorni precedenti, due divisioni di fanteria rinforzate da 64 pezzi di artiglieria e da 33 carri armati, misero in difficoltà i reparti corazzati tedeschi, che si trovarono ad avanzare sotto il fuoco delle armi anticarro tra le barricate erette dai soldati e dalla popolazione civile della capitale, che continuava a resistere con la speranza dell'arrivo degli Alleati.[73]

Mentre le tre divisioni tedesche si facevano largo nei quartieri periferici ad ovest di Varsavia, il 12 settembre la 3ª armata, proveniente da nord, sfondò delle linee difensive esterne della città sul fiume Narew; le divisioni di cavalleria polacca, comandate dal generale Władysław Anders, tentarono un ultimo disperato assalto contro i panzer tedeschi, venendo quasi completamente annientate,[74] ed i superstiti si diressero frettolosamente all'interno della città, giungendovi il 14 settembre, aumentando il numero dei soldati disponibili per la difesa di Varsavia a 120.000 unità.

Il 15 settembre tuttavia l'anello formato dalle forze tedesche si chiuse definitivamente intorno alla capitale dove, il giorno 16, le forze dell'8ª armata tentarono un primo attacco in direzione dei quartieri di Praga e di Grochów che fu respinto dalle truppe del colonnello Stanisław Sosabowski; l'impossibilità di ricevere sia rinforzi dall'esterno che di ripiegare pose le basi per l'assedio della capitale: lo stesso giorno venne offerta la possibilità di resa alla città, che venne tuttavia respinta, ed Hitler, discostandosi da quanto chiedevano i suoi generali, ossia il blocco con l'attesa della presa per fame, dette ordine di conquistare Varsavia impiegando tutte le forze disponibili.[75]

L'attacco sovietico [modifica]
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce invasione sovietica della Polonia.
Soldati polacchi fatti prigionieri dai sovietici dopo l'invasione

Dopo aver ordinato la mobilitazione generale l'11 settembre,[76] il 17 settembre, alle ore 03:00 del mattino, l'ambasciatore polacco a Mosca venne convocato dal ministro degli esteri sovietico Vjačeslav Michajlovič Molotov che lo informò che il governo polacco aveva cessato di esistere, esprimendo preoccupazioni per la sorte degli abitanti della Bielorussia e dell'Ucraina che l'Unione Sovietica avrebbe inteso proteggere; nello stesso momento tuttavia le truppe dell'Armata Rossa, comandate dai generali Mikhail Kovalov e Semën Konstjantynovyč Tymošenko, stavano oltrepassando i confini orientali della Polonia.[77] Queste truppe, forti di circa 500.000 fanti, 3.000 carri armati e 1.500 aerei[78] erano da un lato la risposta dell'Unione Sovietica agli appelli di appoggio provenienti dai tedeschi, avvenuti il 3 ed 10 settembre, ma anche l'espressione concreta della preoccupazione dell'eccessiva avanzata tedesca e del desiderio di ottenere una equa spartizione dei territori conquistati, con l'inclusione della Lituania nella sua zona di influenza.
Soldati tedeschi e sovietici a Lublino il 22 settembre 1939

La rapidità dell'avanzata tedesca e l'accerchiamento di Varsavia ormai completato avevano indotto lo Stato Maggiore polacco ad iniziare una ritirata in direzione della parte sud-orientale del paese verso il confine con la Romania, allo scopo di proseguire la guerra, continuando a confidare nell'intervento degli Alleati, ma tale intento venne frustrato dall'ingresso sul territorio polacco dell'Armata Rossa, in violazione del trattato di pace di Riga del 1921 e del patto di non aggressione sovietico-polacco del 1932. Il debole fronte orientale polacco, il cosiddetto Korpus Ochrony Pogranicza, aveva a sua disposizione solo 25 battaglioni di fanteria, ai quali avrebbero dovuto unirsi le truppe delle armate del fronte occidentale che stavano ripiegando, ma, prima che queste potessero arrivare, i sovietici erano già penetrati nelle regioni orientali della Polonia occupando le città di Tomaszów Lubelski e Grodno, creando i cosiddetti fronti "bielorusso" ed "ucraino".[79]

Truppe sovietiche a cavallo sfilano a Leopoli il 28 settembre 1939

L'invasione sovietica costrinse dapprima alle dimissioni, ed immediatamente dopo alla fuga, il Presidente della Polonia Ignacy Mościcki ed il maresciallo Rydz-Śmigły, i quali, nonostante esortassero i soldati a continuare a combattere, ripararono in Romania;[80] il giorno successivo i sovietici raggiunsero Brest-Litovsk, occupata due giorni prima dalle avanguardie della 4ª armata tedesca provenienti da nord, incontrandosi, il giorno 20, nell'antica città polacca con le truppe della Wehrmacht, sancendo di fatto, a campagna ancora in corso, una spartizione politica della Polonia.[81]

Le operazioni militari di parte sovietica proseguirono comunque fino alla definitiva capitolazione del paese; esse furono altrettanto rapide di quelle tedesche ma, diversamente da quanto realizzato dalle divisioni meccanizzate della Wehrmacht, il compito fu reso più facile dalla situazione in cui versava la Polonia, ossia un paese ormai senza governo, con un esercito senza più comando ed un doppio fronte aperto: il 22 settembre fu conquistata Leopoli e l'Armata Rossa raggiunse la linea rappresentata dai fiumi Narew, Bug, Vistola e San il 28 settembre, incontrandosi con le unità tedesche provenienti da nord e da ovest, ed è da rilevare che, contrariamente a quanto avvenuto nei confronti della Germania, non vi fu nessun intervento o dichiarazione di guerra da parte degli Alleati nei confronti dell'Unione Sovietica.[82]

La caduta di Varsavia [modifica]
Gli accerchiamenti realizzati dai tedeschi prima dell'attacco finale a Varsavia

Il 17 settembre il generale Walther von Brauchitsch proclamò, ad operazioni ancora in corso, la fine della campagna di Polonia e, contestualmente, l'attacco sovietico alle spalle dello schieramento polacco, che velocemente si era disgregato davanti alle forze meccanizzate tedesche, costrinse ciò che rimaneva dell'esercito della Polonia ad una impari lotta su due fronti, mentre Varsavia era già stata completamente circondata.[83] La stretta finale alla capitale iniziò con una serie di bombardamenti che si sarebbero protratti, sia di notte che di giorno, per tutta la durata della battaglia e per realizzarli vennero utilizzate la 1ª e la 4ª Luftflotte, comandate rispettivamente dai generali Albert Kesselring ed Alexander Löhr, allo scopo di colpire obiettivi militari e civili che accrebbero notevolmente il numero delle vittime.[78]
Bombardiere tedesco Heinkel He 111 durante i bombardamenti su Varsavia

Nei giorni successivi le forze tedesche sferrarono l'attacco finale a Varsavia con nove divisioni, cinque da ovest e quattro da est, preceduto, oltreché dai bombardamenti aerei, da un intenso fuoco di sbarramento realizzato da circa 70 batterie di artiglieria da campo e da 80 di artiglieria pesante; il 20 settembre le forze provenienti dalla riva est della Vistola riuscirono a penetrare nel quartiere di Praga, venendone tuttavia respinte dalla resistenza della Dowództwo Obrony Warszawy e da quella parte di popolazione civile che aveva deciso di non arrendersi e di imbracciare le armi;[84] la situazione all'interno della città era sempre più disperata ed, il 21 settembre, tutte le rappresentanze diplomatiche neutrali furono evacuate dalla capitale mentre, il 22 settembre, Hitler, che si era recato in visita alle truppe che stazionavano nella periferia di Varsavia, ordinò all'8ª armata di attaccarla da ovest, in modo che i profughi in fuga si dirigessero nel territorio ormai occupato dai sovietici, allo scopo, una volta terminate le ostilità, di non occuparsene.[85]
Il generale tedesco Johannes Blaskowitz (di spalle) riceve la resa della città di Varsavia dal generale polacco Tadeusz Kutrzeba

Il 24 settembre tutte le unità tedesche impegnate nell'attacco a Varsavia furono poste sotto il comando del generale Blaskowitz ed il giorno successivo iniziò, preceduta da due giorni consecutivi di bombardamenti aerei, un'ulteriore offensiva che, nonostante la strenua difesa, permise ai tedeschi di cominciare a farsi strada all'interno dei quartieri di Mokotów e di Praga, mentre la situazione della popolazione civile, a causa dei bombardamenti e dei combattimenti incessanti, peggiorava continuamente: la mancanza di cibo e di medicinali, unita alla mancanza di acqua dovuta alla distruzione degli acquedotti, il cessato funzionamento della rete elettrica e telefonica e la presenza di 16.000 soldati e di un numero imprecisato di civili feriti, rendeva la situazione non più sostenibile. Il 26 settembre il generale Rómmel chiese un cessate il fuoco per negoziare la resa, ma stavolta furono i tedeschi a rifiutarla, sostenendo che avrebbero accettato solo una proposta di resa incondizionata.[86]

Viste le condizioni ormai disperate delle forze armate e della popolazione civile all'interno della città i polacchi furono costretti ad accettare ed, a mezzogiorno del 27 settembre, il generale Kutrzeba avviò le trattative con il generale Blaskowitz per la resa di Varsavia; i combattimenti cessarono ed il giorno successivo venne firmata la definitiva capitolazione della capitale polacca con l'ingresso delle truppe tedesche nella città. Durante la battaglia l'esercito polacco perse 6.000 soldati e 16.000 rimasero feriti, ed i circa 140.000 soldati della guarnigione che furono fatti prigionieri iniziarono ad essere inoltrati il giorno 30 verso i campi di concentramento tedeschi, giorno in cui a Londra venne costituito il Governo polacco in esilio presieduto da Władysław Raczkiewicz.[87]


per leggere tutta la storia
http://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Polonia

Edited by max_400 - 10/6/2012, 17:42
 
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max_400
view post Posted on 11/6/2012, 11:51     +1   -1




396
 
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Luca88SD
view post Posted on 11/6/2012, 14:28     +1   -1




esatto Max queste fonti sulla guerra lampo sono esatte, poi anche i russi avevano i carri t-35 ancora arretrati rispetto alla maggioranza dei Panzer..
 
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max_400
view post Posted on 11/6/2012, 23:31     +1   -1




incredibile le visite sono aumentate a 710.... ottimo!

adesso comincio ad inserire la prima animazione cioè quella che riguarda la prima fase della guerra, la conquista della Polonia da parte dei nazisti.

Devo preparare la pagina dei commenti a più tardi.
 
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max_400
view post Posted on 12/6/2012, 01:16     +1   -1




a fan culo la pagina dei commenti, chi vuole commentare può farlo direttamente qui rispondendo a uesta discussione.

Ecco l'attacco alla Polonia da parte dei Nazisti. La povera Polonia si difende come può c'è anche la Russia dall'altra parte sul fronte orientale che ci scassa la minchia, come si fa a difendersi su 2 fronti?
Poveretti i Polacchi, hanno sperato fino all'ultimo, un aiuto dagli alleati, che non so il perchè non hanno fatto niente, a parte dichiarare guerra alla Germania, ma gli aiuti dove minchia sono?
Avendo terminato le proprie risorse il proprio armamento di cui avete visto pocanzi, poveretti come disperati hanno attaccato i carri armati tedeschi con la cavalleria facendosi sterminare, massacrati dalle cannonate, immagginate ad ogni colpo di canone come volavano in aria quei cavalli come cavallette e fatti a pezzi.
Nel filmato seguente una breve animazione, nella stessa vi sono delle fotografie della polonia e i Varsavia cliccando sul pulsante AVANTI prima di PLAY



per vedere il filmato in grande

per vedere la pagina con alcune informazioni

 
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108 replies since 22/5/2012, 23:53   25946 views
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