Carrellata dei migliori pc con breve descrizione, Questa seziona la amo!

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~Kira_Hack~
view post Posted on 26/11/2010, 11:46     +1   -1




Ciao a tutti, avete toccato un argomento che amo molto, per questo voglio darvi qualche informazione in + sui pc che hanno fatto la storia (secondo me) e di cui ho anche fatto uso! =) non rispetterò l ordine cronologico...

Partiamo con il mio preferito e anche il mio primo pc... il....


Commodore64 - il primo pc a parlare



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Il Commodore 64 (abbreviazioni diffuse: "C64", "C-64", "C=64", "CBM 64", "64") è un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato in vari Paesi del mondo dall'agosto 1982 fino al fallimento di Commodore International Ltd. nell'aprile 1994.

In Italia il Commodore 64 è stato presentato in anteprima allo SMAU del 1982 (17–23 settembre 1982 – Fiera di Milano – Milano) dove Commodore International Ltd. era presente ufficialmente con un proprio stand. I visitatori non hanno potuto vederlo in funzione ma solo ammirarlo dietro una vetrinetta posizionata al centro dello stand. L'importazione e la distribuzione autorizzata del Commodore 64 in Italia è stata curata direttamente dalla Commodore International Ltd. attraverso la propria consociata italiana Commodore Italiana S.r.l. che lo ha reso disponibile per la vendita al dettaglio a partire dal marzo 1983 con un prezzo di listino di 973.500 lire, listino in cui il Commodore 64 è rimasto fino al dicembre 1993 con un prezzo più volte ribassato.

Il Commodore 64 è un'evoluzione del Commodore VIC-20 in grado di offrire migliori capacità grafiche e sonore a scapito della compatibilità software. Del Commodore 64 sono stati commercializzati anche due varianti, il Commodore SX-64 e il Commodore Educator 64, rispettivamente un portatile e un all-in-one. Evoluzioni del Commodore 64 sono invece il Commodore 128 e il Commodore 128D, entrambi commercializzati a partire dal 1985 e compatibili a livello software con il Commodore 64.

Il Commodore 64 è il computer più venduto al mondo, record che si trova anche nel Guinness dei primati. Nel 1986 furono venduti più di 10 milioni di esemplari in tutto il mondo. Fu commercializzato fino al 1993, quando le unità vendute furono appena 700 mila. In totale ne sono stati venduti nel mondo oltre 17 milioni di esemplari:record che con tutta probabilità non verrà mai più superato (la natura degli attuali computer, assemblati diversamente a seconda delle esigenze dell'utente, rende praticamente impossibile ripetere un'impresa simile).

L'origine:
Nel gennaio 1981, la sussidiaria della Commodore per la progettazione di circuiti integrati, la MOS Technology Inc. iniziò il progetto dei chip grafico e sonoro per la nuova generazione di console per videogiochi.

Il lavoro di progettazione per i chip fu completato in novembre, ma il progetto della console venne cancellato dopo un meeting con il presidente della Commodore, Jack Tramiel, il quale voleva che i chip formassero la base per un computer con 64 kB di RAM, il doppio del quantitativo di RAM di molti dei personal computer disponibili nel tardo 1981. Sebbene 64 Kb di RAM fossero molto costosi, Tramiel sapeva che i prezzi della DRAM stavano crollando e che sarebbero alla fine calati a un livello accettabile prima di passare alla piena produzione.

Alla squadra di progettazione furono dati meno di due mesi per sviluppare un prototipo che potesse essere mostrato all'International Winter Consumer Electronics Show, nel gennaio 1982. Il C64 fece un debutto impressionante come ricorda David A. Ziembicki: "Tutto quello che vedemmo al nostro stand erano le persone dell'Atari con la mascella spalancata, che dicevano 'Come potete farlo per solo 595 dollari?'". Il costo di costruzione di ogni C64 è stimato attorno ai 135 dollari, grazie all'integrazione verticale e, più crucialmente, ai vantaggi della fabbricazione dei circuiti integrati della MOS Technology. Questo rendeva possibile un ampio margine di guadagno con il quale lavorare.

Il nome adottato dalla casa costruttrice fu inizialmente Commodore VIC-30, ma prima della distribuzione venne cambiato in Commodore 64.

Il Commodore 64 usava il microprocessore MOS Technology 6510, con 64 KByte di RAM e 20 KByte di ROM con il KERNAL (che sta per Keyboard Entry Read, Network, And Link) e il CBM BASIC versione 2.0: audio e video erano gestiti da due chip separati. Poiché il processore 6510 poteva indirizzare solo 64 Kbyte di memoria in tutto, 20 Kbyte della RAM erano nascosti dalla ROM. Un registro permetteva di mappare in memoria la RAM nascosta escludendo la ROM, cosa molto utile nei programmi assembly che non avevano bisogno dell'interprete BASIC. Il progetto hardware originale del Commodore 64 fu opera di un gruppo di circa dodici ingegneri i quali, successivamente, lasciarono la Commodore.

Il microprocessore
Il microprocessore utilizzato era il MOS Technology 6510, una versione modificata del 6502 con alcuni registri hardware aggiuntivi nelle locazioni $00 e $01, per il registratore a cassette, che veniva gestito direttamente dal microprocessore, e per la configurazione di memoria. La frequenza di clock era pari a 0,9875 MHz. Le istruzioni più semplici prendevano almeno 2 cicli di clock, quelle più complicate 7. Quindi il Commodore 64 aveva una potenza di calcolo di una piccola frazione di MIPS. Poteva però delegare molti compiti ai due chip aggiuntivi descritti di seguito (più il CIA, Complex Interface Adapter = Adattatore di interfaccia complessa). Questa caratteristica, cioè l'architettura a coprocessori, costituì la base sulla quale venne in seguito sviluppato il primo computer Amiga dalla Hi-Toro, il quale venne poi commercializzato ed ulteriormente sviluppato dalla Commodore e spopolò negli anni ottanta e nei primi anni novanta con i successivi modelli.

Esistevano anche delle schede aggiuntive Z-80, che consentivano di utilizzare lo Zilog Z80 (evoluzione dell'Intel 8080A) sul Commodore 64. Una di queste era la cartuccia CP/M Z80 della Commodore che permetteva di utilizzare il suddetto OS (versione 2.2) tramite una combinazione di emulazione hardware/software.
Il chip video
Schermata iniziale di Enduro Racer

Il Commodore 64 possedeva un chip video (VIC-II) che poteva produrre 16 colori (L'illusione ottica di un numero maggiore di colori era ottenibile con particolari algoritmi software). Aveva una risoluzione massima di 320 x 200 punti nel modo "hi-res" (2 colori possibili per ogni cella 8 x 8), e di 160 x 200 nel modo "multicolor" (4 colori possibili per ogni cella 4 x 8, con pixel di larghezza doppia). Il modo testo forniva una visualizzazione di 40 colonne per 25 righe. Il font di caratteri di default era modificabile (bastava ordinare al circuito grafico di prelevare le definizioni dei caratteri dalla RAM anziché dalla ROM). Il chip gestiva fino a 8 sprite hardware, cioè delle forme grafiche facilmente gestibili dal chip per ottenere immagini e animazioni, disegnate sopra allo schermo tradizionale. Il VIC-II era capace di generare un interrupt in una qualunque linea di scansione del video desiderata. Questo permetteva al programmatore di riprogrammarlo "al volo" in modo da usare un set di parametri diverso per zone diverse dello schermo, per esempio per riutilizzare un'altra volta gli 8 sprite, avendone così 16 o anche più disponibili sullo schermo (fino a 144 in alcuni complicati Demo). I registri del VIC-II sono memory-mapped agli indirizzi di memoria $D000-$D02E (in decimale 53248-53294), quindi nella configurazione normale la RAM a quegli indirizzi non era disponibile contemporaneamente ai registri del VIC-II.

Il chip audio
Il supporto audio superava tutti i computer della stessa classe. Alla base c'era il chip SID 6581, progettato da Bob Yannes (il progettista del VIC-20), che poteva riprodurre tre voci hardware, permettendo la riproduzione della voce umana senza hardware aggiuntivo (vedere ad esempio il programma "SAM" - Software Automatic Mouth = "bocca automatica software"). A livello di sintesi, il SID costruiva i suoni a partire da quattro forme d'onda basilari - a Impulsi o Quadra, Triangolare, a Dente di Sega, Rumore Bianco - più l'ADSR. Il numero di voci poteva essere "aumentato" mediante tecniche software che aggiungevano campionamenti audio PWM, perché il SID poteva anche campionare segnali analogici, con risoluzione di 4 bit. Anche i registri di controllo del SID, come quelli del VIC-II, erano memory-mapped (essendo il SID, così come il VIC-II, il CIA, ecc. un adattatore di interfaccia, cioè mappato in memoria) agli indirizzi $D400-$D41C (decimale 54272-54300).

Memorie di massa:
In Europa, il C64 era utilizzato spesso con il registratore a cassette (supporti di memorizzazione molto comuni in cui i dati venivano registrati su un nastro magnetico, impiegati allora soprattutto per la riproduzioni della musica. V. audiocassetta), che erano più economiche, ma anche molto più lente dei dischi floppy. Uscirono i turbo-loader anche per le cassette che velocizzavano la velocità di caricamento. Novaload era il più popolare turbo-loader, utilizzato dalla maggioranza degli sviluppatori americani ed inglesi. Negli Stati Uniti, i floppy drive erano più comuni.

Registratore a cassette
Inizialmente era disponibile la sola memoria a cassette magnetiche, ossia le comuni cassette audio su cui dati e programmi venivano registrati codificandoli su frequenze di alcuni kHz. L'unità a cassette (Datassette C2N) era piuttosto lenta e, se non ben pulita e calibrata, talvolta inaffidabile nei caricamenti: dopo attese medio-lunghe non era insolito trovarsi sullo schermo la scritta "LOAD ERROR", ossia errore nel caricamento, ed essere costretti a ricominciare da capo l'operazione. Quest'ultimo difetto era imputabile nella maggioranza dei casi alla testina di lettura dell'unità a cassette, che dopo molte ore di funzionamento si sporcava oppure perdeva l'allineamento con il nastro richiedendo una regolazione dell'azimuth. Un metodo poco efficace per controllare la correttezza del caricamento in memoria da nastro prevedeva la lettura del programma e poi, in maniera invisibile all'utente, ne veniva letta un'altra copia e confrontata con quella in memoria. Se le due copie non corrispondevano, veniva generato il "LOAD ERROR". Questo significa che, in fase di salvataggio di un programma (ad esempio tramite il comando SAVE "PROVA") , questo veniva memorizzato su nastro due volte di seguito. In fase di caricamento infatti era possibile bloccare il processo oltre la metà del nastro e, dopo una sequenza di POKE, ritrovarsi il programma in memoria e funzionante.

Era inoltre possibile l'uso di loader/saver alternativi a quelli del sistema operativo, che permettevano dei caricamenti e salvataggi su cassetta più veloci. Un particolare segnale identificava l'inizio di un blocco dati (generalmente, un programma), e per poterlo trovare l'utente era generalmente costretto a scorrere lentamente la cassetta in modo Play. Il contatore di giri posto a lato della cassetta era usato come una sorta di "indice" per arrivare più rapidamente al programma voluto.

Drive per floppy disk
Dopo il Datassette fu disponibile il floppy disk drive 1541, che accettava dischi da 5.25" e trasferiva dati a velocità molto più elevata. Il 1541 aveva un processore 6502, simile a quello del computer principale (il 6510), e alcuni programmi lo sfruttavano come coprocessore per avere maggiore potenza di calcolo a disposizione. La presenza del microprocessore nel 1541 rendeva possibile a questa unità di operare in modo del tutto indipendente: ad esempio, era possibile formattare un floppy e, nel contempo, continuare a scrivere il proprio programma (o, addirittura, effettuare un caricamento dalla unità a nastro). L'abbinamento Commodore 64 + 1541 costituiva così un sistema multiprocessore. Una curiosità è vedere il microprocessore dell'intera famiglia dei floppy C64 (6502 a 2 MHz) di velocità doppia rispetto quella dell'unità centrale, cosa necessaria per rispettare le temporizzazioni stringenti del formato floppy.

Vennero prodotti 3 modelli di drive per il Commodore 64:

* Commodore 1541 (per floppy disk da 5¼")
* Commodore 1571 (per floppy disk da 5¼")
* Commodore 1581 (per floppy disk da 3½")

Il drive 1541 era incredibilmente lento nel caricamento dei programmi a causa del bus seriale male implementato, che era un derivato del Commodore VIC-20. Come nell'esempio seguente:

LOAD "*",8,1

'*' indica l'ultimo programma caricato o il primo sul disco, '8' è il numero del drive floppy e '1' indica che il programma deve essere caricato all'indirizzo della memoria indicato nel suo header (ciò vale ovviamente per i programmi compilati).

Si scoprì che la lentezza nelle operazioni del drive floppy poteva essere risolta utilizzando software più intelligente e implementando un protocollo di trasferimento migliore tra il Commodore 64 e il drive floppy. Una compagnia, la Epyx, rilasciò la cartridge FastLoad che sostituiva alcune funzioni lente del 1541, velocizzando di 5 volte il caricamento dei programmi. La cartridge ebbe grande successo: molti rivenditori Commodore mettevano in vendita il drive 1541 con la cartridge Epyx.

Come alternativa gratuita alle varie cartridge FastLoad, furono creati numerosi programmi turbo-loader (acceleratori di caricamento), anche se avevano bisogno di essere caricati dopo ogni reset. I migliori di questi acceleratori erano capaci di aumentare la velocità di caricamento di circa 30 volte, a dimostrazione della cattiva implementazione del bus.

Pochi anni dopo, uscì la nuova versione, il drive 1541-II. Le uniche differenze furono la presenza di un alimentatore esterno e maggiore integrazione dei circuiti, per ridurre i costi.

La Commodore vendette anche un adattatore IEEE-488-standard, che poteva essere inserita nella porta d'espansione. Solo pochi potevano permettersi quest'espansione che sfruttava i drive IEEE, come la SFD-1001 1-megabyte, con i dischi da 5¼ pollici, i drive 4040 e 8050 e l'hard disk 9060/9090. A causa della lentezza del 1541 e del costo dell'adattatore e dei drive IEEE, furono venduti dei floppy drive non ufficiali che offrivano maggiore velocità rispetto al 1541, al costo di una minore compatibilità.

Uno dei vantaggi del bus seriale fu la possibilità di formare una catena di hardware: una periferica (un disco drive o una stampante) connessa al Commodore 64 e le altre connesse una all'altra. Questo permise alla Commodore di produrre (attraverso terze parti) la rarissima Commodore 4015, o switch VIC. Questo permetteva di connettere fino a 8 Commodore 64 e condividere le loro periferiche.

Comunicazione via seriale
Il basso costo dei modem favorì la diffusione di queste periferiche per la telecomunicazione. Negli Stati Uniti, la Quantum Computer Services (più tardi America Online) offriva un servizio online chiamato Quantum Link per il C64 che permetteva chat, downloads e giochi online. In Inghilterra, Compunet era un servizio online molto popolare per gli utenti C64 (anche se richiedeva modem speciali forniti dalla Compunet), dal 1984 fino ai primi '90. In Germania, le leggi restrittive sull'uso della telefonia rallentò la diffusione dei modem.

Come nel VIC-20, C64 era privo di un vero chip UART come il 6551 e utilizzava un emulatore software. Questo limitò la velocità del bus a 2400bps. Cartridges di terze parti con chip UART offrirono prestazioni migliori.

Sistema operativo
Il Sistema Operativo del Commodore 64 era costituito da tre componenti, separati ma interdipendenti. La particolare architettura che permetteva al C/64 una modalità di indirizzamento della RAM "al di sotto delle ROM" permetteva modifiche in software a componenti del sistema, spesso mostrate a titolo di esperimento negli articoli delle riviste specializzate. Tali modifiche, ovviamente, andavano perdute allo spegnimento.

1. Il KERNAL
2. L'editor di schermo
3. L'interprete BASIC ( Commodore BASIC )

Il KERNAL era il kernel adottato dai Commodore 8-bit, utilizzato per la prima volta nel Commodore PET 2001 (1977), via via aggiornato nel corso degli anni. Esso è un insieme di routine preposte alla gestione dell'I/O (gestione dello schermo, della tastiera e di tutte le varie periferiche). Le routine potevano anche essere chiamate dall'utente mediante una jump table standardizzata: in questo modo, le chiamate alle routine presenti su tutte le versioni del KERNAL funzionavano correttamente su tutti i modelli Commodore 8-bit (nonostante le differenti mappe di memoria). I programmi in linguaggio macchina potevano così essere scritti più rapidamente, ed avevano un ragionevole grado di portabilità. Le subroutine di IRQ (interrupt) e NMI (non-maskable Interrupt) erano collocate in questa ROM: per evitare un blocco del sistema, i programmi che accedevano in lettura alla RAM sottostante vi dovevano piazzare precedentemente una finta routine NMI e disattivare l'IRQ. Il bus era concepito in modo tale che le scritture avvenivano in RAM anche quando la lettura era possibile dalla ROM.

L'editor di schermo era il programma preposto alle funzioni di immissione del testo da parte dell'utente, alloggiato nella medesima ROM del Kernal.

L'interprete BASIC, di diretta derivazione del Microsoft BASIC dell'allora neonata ditta di Redmond, consentiva all'utente di scrivere i programmi in BASIC, e più in generale di interagire con il sistema operativo, immettendo dei comandi nel modo diretto (come il comando LOAD per caricare un programma, oppure i comandi di gestione dell'unità a disco 1541). In questo modo era possibile interagire con la macchina. L'interprete usato nel C64 è il CBM BASIC V 2.0, privo di comandi per la gestione della grafica bit-map, sprite e di gestione del suono. In ogni caso, erano disponibili come estensione il Simons' BASIC e numerosi altri interpreti, sia di tipo generico che specializzati. Tali estensioni del Basic erano in qualche raro caso disponibili sotto forma di cartridge, benché ad esempio il Simons' Basic fosse disponibile anche come software puro. La scrittura di tali estensioni diventò un'attività sufficientemente diffusa nella seconda metà degli anni ottanta, quando in Italia videro la luce alcune produzioni notevoli, tra cui le routine grafiche di Danilo Toma per disegnare in wire-frame in tre dimensioni ed un emulatore (così chiamato dalla Systems che lo produsse, ma sarebbe più corretto oggi chiamarlo "simulatore") del GW-Basic dei PC IBM. La grafica ed il suono potevano essere gestiti anche da BASIC 2.0, utilizzando le istruzioni PEEK e POKE, rispettivamente per leggere e modificare un valore nella memoria (gli adattatori di interfaccia dei sistemi Commodore 8-bit erano infatti mappati in memoria). Tecnicamente, il BASIC ha bisogno del KERNAL per funzionare, ma non vale il viceversa: programmi in linguaggio macchina, una volta lanciati, disattivavano spesso la ROM BASIC per guadagnare ulteriori 12KB di memoria contigua (gli 8 liberati dalla ROM del Basic e un'area da 4KB successiva) rispetto ai 38 originali.

Per quanto riguarda la visualizzazione dei caratteri, un chip ROM di 4K (detto "generatore dei caratteri") conteneva le bitmap 8x8 del particolare doppio set di caratteri di questi computer, in grado di offrire due tipi diversi di visualizzazione: maiuscolo/simboli (default all'accensione) e minuscolo/maiuscolo, con la posizione delle maiuscole e minuscole scambiata rispetto allo standard ASCII. Tali caratteristiche sono ereditate direttamente dal VIC-20. Era possibile ordinare al circuito grafico (VIC-II) di leggere le forme dei caratteri sulla RAM, in modo da poter utilizzare un set di caratteri personalizzato. Una versione svedese e una giapponese del Commodore 64 comprendevano una differente ROM dei caratteri e le necessarie modifiche al Kernel per gestirla. La versione giapponese aveva i caratteri locali collocati al posto dei simboli accessibili tramite il tasto modificatore col marchio Commodore (C=) ed il tasto Shift Lock diventava "C= lock". Un cenno particolare meritano gli emulatori software scritti per Amiga, PC ed altri computer, che in qualche caso permettevano di caricare da file versioni alternative di ognuna delle ROM, includendo talora una versione ridisegnata dei caratteri di sistema.

Nel 1986 fu sviluppato, dalla Berkley Softworks, un sistema operativo con interfaccia grafica: GEOS (Graphical Environment Operating System), che ottenne un buon successo e che fu reso disponibile anche per il Commodore C128.

Progetti alternativi e quasi sempre di stampo amatoriale, come il sistema Lunix (Little Unix, da non confondersi con Linux), sono tuttora disponibili tramite siti FTP che contengono software per questa classe di computer. Fanno eccezione, per richiesta della Tulip che ne detiene i diritti, proprio le immagini delle ROM originali del sistema, scomparse anche dove presenti in precedenza.

Easter eggs e "pattern": i lati nascosti del Commodore 64
* Il comando SYS49152 era tipico dell'avvio di subroutine in linguaggio macchina, collocabili in un'area di memoria di 4KB al di fuori dell'area di lavoro usata dall'interprete Basic; questo comando è ben conosciuto dagli utenti di questo computer.
* Il comando SYS64738 che provoca il soft reset della macchina è ben radicato nella memoria degli utenti.
* Sulla falsariga del comando SYS64738 esisteva anche il comando SYS64760 che provocava ugualmente il soft reset della macchina ma in un modo più rapido, ed ulteriormente SYS64767 che dava anch'esso il soft reset alla macchina ma, se ipoteticamente il colore della cornice, dei caratteri e dell'area di testo era stato cambiato dall'utente, non lo resettava e lo lasciava inalterato.

* esecuzione di SYS non documentate come SYS 42212 causava semplicemente comportamenti non definibili, alle volte curiosi, semplicemente perché si eseguiva codice delle ROM partendo da indirizzi non previsti e quindi venivano eseguite istruzioni casuali.

* Un rudimentale screensaver del Commodore 64 fatto di punti interrogativi che scendevano a cascata era disponibile agendo in questo modo: innanzitutto bisognava pulire lo schermo pigiando simultaneamente i pulsanti RUN STOP e RESTORE, e dopodiché scrivendo questa stringa

POKE 781,96:SYS 58251

* Se invece digitassimo singolarmente e uno di seguito all'altro i comandi "POKE 781,96" e "SYS 58251" otterremmo il risultato che la parte alta dello schermo viene coperta da un rettangolo bianco in reverse contenente all'interno le diciture "58251" e più in basso "?" ed "ERROR" seguite dal prompt "READY." sempre in colore bianco. Si tratta comunque di comportamenti non definiti dovuti a esecuzioni di istruzioni non previste.

* Un'altra "falla" del Commodore 64 si presentava semplicemente digitando al "READY" il numero 350800 e pigiando il consueto pulsante di Return. Lo stesso dicasi se digitiamo PRINT""+-1 e premiamo Return. Questi due comandi sono "universali" anche sul Commodore 128 e su Commodore 16-Plus/4, con la differenza che in questi ultimi tre computer causano solo l'avvio del monitor di linguaggio macchina, che avviene sempre all'esecuzione di un'istruzione BRK.

* Se non si era assegnato nessun valore ad alcuna variabile, e si provava a digitare il comando POKE con una lettera alfabetica e un qualunque valore (ad esempio "POKE A,26" con A uguale a zero), il Commodore 64 inviava al registratore un impulso elettrico che ne metteva in movimento il motorino interno perché le locazioni 0 e 1 controllavano sia la configurazione di memoria che lo stato del motore del registratore.

* La RAM all'accensione è riempita con un "pattern" di sequenze di valori 0 e 255. Per visualizzarlo è sufficiente passare alla modalita' bitmap. Questo esempio visualizza la bitmap alla locazione 8192 ($2000 in esadecimale)

POKE 53272,44 (indirizzo pagina bitmap $2000)

POKE 53265,59 (modo bitmap attivo)

Nei media:
* Lo schermo di avvio del Commodore 64 è presente nella sequenza di avvio del videogioco del 2002, Grand Theft Auto: Vice City.
* Il Commodore 64 è il soggetto di una canzone degli Articolo 31, Commodore 64 Vs PC dell'album Italiano medio
* Al Commodore 64, il cantautore indie-sperimentale Trivo, ha dedicato la canzone Il mio Commodore 64.
* Nella puntata di Futurama "L'auto che era", nel castello del defunto zio di Bender, in cui Bender stesso deve passare una notte al fine di riceverne la proprietà, viene inquadrato un quadro antico di un robot che si chiama Commodor LXIV in riferimento allo stesso Commodore 64.
* In Notte prima degli esami, si vedono due protagonisti giocare con un C64 a Emily Hughes International Soccer.

IBM 5100 - Primo pc portatile dalle doti nascoste ai non addetti ai lavori



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So che dovrei passare all amiga500 ma questo è un pc speciale che ci tengo a recensire....
Comincio a precisare che questo pc è finito ache nella vicenda di Jhon Titor (per chi non sapesse chi è ecco un link: http://it.wikipedia.org/wiki/John_Titor) che per quanto sia inverosimile la sua storia racchiude molte verità, una di queste è la possibilità del 5100 di editare TUTTO il codice IBM scritto prima dell'utilizzo di APL o Basic, caratteristica tenuta nascosta per ovvi motivi.

Ora passiamo alla descrizione

L'IBM 5100 Portable Computer è stato il primo personal computer commercializzato dall'IBM. Il prototipo, denominato SCAMP (acronimo di Special Computer APL Machine Portable), fu mostrato al pubblico nel 1973 e la sua commercializzazione annunciata il 9 settembre 1975, commercializzazione che avvenne nei mesi seguenti fino al marzo 1982.

L'IBM 5100 non conquistò il mercato a causa del suo alto prezzo. Più tardi uscì l'IBM 5110 e nel 1981 l'IBM 5150, comunemente detto PC IBM, che invece conquistò il mercato mondiale dando origine alla piattaforma hardware per personal computer tutt'oggi più diffusa, la piattaforma sulla quale nella maggior parte dei casi è utilizzato un sistema operativo Microsoft Windows e in misura molto minore il sistema operativo GNU/Linux.

L'IBM 5100 utilizzava già il display CRT e la tastiera come dispositivi di interfaccia umano-macchina, entrambi integrati di serie nel case del computer. Era dotato inoltre di un drive per memoria di massa QIC, anch'esso integrato di serie nel case del computer.

Il QIC (acronimo di Quarter Inch Cartridge) era uno standard per memoria di massa a nastro magnetico chiuso in cartridge. Il QIC è stato sviluppato dalla 3M nel 1972 e alcune delle sue molte evoluzioni sviluppate nel corso degli anni sono utilizzate ancora oggi. Il primo formato di cartridge per QIC, il DC300 (DC è l'abbreviazione dell'inglese "data cartridge", in italiano "cartuccia per dati", e 300 è un valore legato alla lunghezza del nastro magnetico), utilizzava nastri magnetici da 1/4 di pollice lunghi 300 piedi su cui era possibile memorizzare fino a 204 KiB. Il drive QIC integrato nell'IBM 5100 utilizzava questo primo formato di cartridge.

La CPU dell'IBM 5100, denominata PALM (acronimo di Put All Logic in Microcode), era realizzata dall'IBM e si presentava come un singolo circuito stampato su cui erano alloggiati 15 grossi circuiti integrati. Il PALM era una CPU a 8/16 bit che indirizzava fino a 64 KiB di memoria di sistema, era dotata di microcodice e aveva una frequenza di clock di 1,9 MHz.

L'IBM 5100 disponeva di memoria di sistema sia RAM che ROM ed era disponibile in 12 versioni diverse per quantitativo di RAM installata e interpreti di linguaggi di programmazione ad alto livello residenti su ROM. La RAM poteva essere da 16, 32, 48, o 64 KiB. Gli interpreti di linguaggi di programmazione ad alto livello potevano essere per l'APL e/o il BASIC. Un interprete veniva eseguito automaticamente all'accensione del computer (la versione di IBM 5100 con entrambi i linguaggi aveva un interrutore sul pannello frontale per selezionare quale interprete doveva essere eseguito all'accensione del computer).

La ROM era divisa in "control ROS" (ROS è l'acronimo di Read Only Storage), 1 KiB, "executable ROS", fino a 64 KiB, e "non-executable ROS", fino a 150 KiB. La control ROS risiedeva nel PALM mentre la executable ROS e la non-executable ROS risiedevano ognuna su un proprio circuito stampato. Nella control ROS e nella executable ROS era memorizzato il microcodice mentre nella non-executable ROS gli interpreti APL e BASIC. Il microcodice utilizzato in esecuzione dell'interprete APL era diverso da quello utilizzato in esecuzione dell'interprete BASIC: il primo era un sottoinsieme del microcodice utilizzato nel mainframe IBM System/360, il secondo un sottoinsieme del microcodice utilizzato nel minicomputer IMB System/3. Per accedere alla memoria di sistema, siccome poteva superare i 64 KiB indirizzabili dal PALM, veniva utilizzato il bank switching.

L'IBM denominò il 5100 "portable computer", in italiano "computer portatile", nonostante che pesasse 25 kg, avesse le dimensioni di un desktop e non fosse prevista l'alimentazione tramite batterie integrate. Se si pensa ai moderni portatili tale definizione fa sorridere ma bisogna considerare che all'epoca la microelettronica, la tecnologia che ha permesso di ridurre le dimensioni dei computer, era solo agli inizi: il primo microprocessore, il componente elettronico che ha dato origine alla diffusione dei microcomputer, era stato realizzato solo da pochi anni (1971), i primi microcomputer, semplici esercitazioni tecniche per appassionati di elettronica, sono infatti di quegli anni. Altrimenti erano disponibili i mainframe, che avevano le dimensioni di un armadio, oppure, come soluzione più economica, i minicomputer, che avevano le dimensioni di un frigorifero. Non ci si deve quindi stupire della denominazione "portable computer" attribuita dall'IBM, per gli standard dell'epoca non era assolutamente inappropriata. Oggi un personal computer con tali caratteristiche viene invece definito all-in-one.

* CPU: PALM.
* ROM: fino a 215 KiB (la dimensione esatta dipende da quali interpreti per linguaggi di programmazione ad alto livello sono residenti su ROM).
* RAM: 16, 32, 48, o 64 KiB.
* Interfaccia di input: tastiera alfanumerica integrata di serie nel case del computer (le versioni di IBM 5100 dotate di linguaggio APL avevano una tastiera con caratteri diversi rispetto a quelle dotate del solo linguaggio BASIC).
* Interfaccia di output: display CRT monocromatico da 5 pollici integrato di serie nel case del computer. L'interfaccia utente era a caratteri con risoluzione di 16 linee da 64 caratteri.
* Memoria di massa: cartridge DC300 per drive QIC integrato di serie nel case del computer.
* Interpreti residenti su ROM: APL e/o BASIC.
* Peso: 25 kg.
* Prezzo: da 8.975 a 19.975 dollari a seconda della versione.


Amiga500 - Degno successore del C64



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Il Commodore Amiga 500 o Commodore A-500, comunemente conosciuto come Amiga 500 o A500, è un home computer della Commodore International basato sulla piattaforma Amiga.

Diretta discendente dell'Amiga 1000 verso cui mantiene compatibilità software, l'Amiga 500 è stata presentata assieme all'Amiga 2000 l'8 gennaio 1987 all'International Winter Consumer Electronics Show (8-11 gennaio 1987 - Las Vegas Convention Center - Las Vegas, Nevada, USA) e commercializzata dal maggio 1987 al 1992 inizialmente ad un prezzo di lancio di 1.140.000 lire (listino Commodore Italiana S.p.A.)

Una versione potenziata dell'Amiga 500, l'Amiga 500 Plus, è stata commercializzata dal 1991 al 1992, entrambe soppiantate da Commodore International con l'Amiga 600, commercializzata a partire dall'aprile 1992.

Popolarità
L'Amiga 500 è stata molto popolare tra i ragazzi di tutto il mondo grazie al costo contenuto, ad un vasto parco software in parte ereditato dall'Amiga 1000, e alle capacità multimediali straordinarie per l'epoca (relativamente alla classe di appartenenza: l'home computer), per almeno quattro anni, fino al 1991, è stata infatti la macchina videoludica di riferimento.

Versioni
Sono state commercializzate due diverse versioni di Amiga 500: una destinata ai Paesi utilizzanti lo standard televisivo PAL, l'altra destinata ai Paesi utilizzanti lo standard televisivo NTSC.

Descrizione
A differenza dell'Amiga 1000 l'Amiga 500 si presenta in case monoblocco con tastiera (dotata di tastierino numerico) e floppy disk drive integrati ma alimentatore esterno. Unica periferica in dotazione un mouse a due tasti. Il display video, necessario per l'utilizzo dell'Amiga 500, non è compreso.

La soluzione con tastiera integrata nel case è in linea con la maggior parte degli home computer dell'epoca (primo fra tutti il Commodore 64, grande successo commerciale di Commodore International): pensata per un uso prevalentemente casalingo e ludico/didattico.

L'Amiga 500, per quanto riguarda l'hardware, sostanzialmente è un'Amiga 1000: oltre al case le uniche altre differenze rispetto all'Amiga 1000 sono 512 KiB di Chip RAM di serie invece che 256 KiB, il Kickstart residente su ROM invece che su floppy disk, e, dalla revisione 6 della scheda madre, la capacità di indirizzare fino a 1 MiB di Chip RAM invece che 512 KiB.

Il sistema operativo di serie sull'Amiga 500 è AmigaOS 1.2 (fino alla revisione 5 della scheda madre) o AmigaOS 1.3 (dalla revisione 6 in poi della scheda madre) aggiornabile fino ad AmigaOS 3.9.

Specifiche tecniche
* CPU: Motorola 68000 a 7,09 MHz (versione dell'Amiga 500 destinata ai Paesi utilizzanti lo standard televisivo PAL) o 7,16 MHz (versione dell'Amiga 500 destinata ai Paesi utilizzanti lo standard televisivo NTSC).
* Chipset: OCS (inizialmente con Fat Agnus in grado di indirizzare fino a 512 KiB di Chip RAM, in seguito con Fat Agnus in grado di indirizzare fino a 1 MiB di Chip RAM).
* ROM: 256 KiB contenenti il Kickstart.
* RAM: 512 KiB configurati come 512 KiB di Chip RAM (RAM accessibile sia alla CPU che al chipset) e 0 byte di Fast RAM (RAM accessibile solo alla CPU).
* Grafica: 320×256 progressiva o 320×512 interlacciata con 32 colori visualizzabili contemporaneamente da una palette di 4096, 640×256 progressiva o 640×512 interlacciata con 16 colori visualizzabili contemporaneamente da una palette di 4096.
* Suono: stereofonico generato da 4 canali audio PCM (2 per il canale stereo sinistro e 2 per il canale stereo destro) con risoluzione 8 bit/28 kHz (ampiezza campioni/frequenza campioni).
* Drive di serie: 1 floppy disk drive (alloggiato nel case del computer) da 3,5" DS/DD (double sided/double density) in grado di memorizzare sul floppy disk fino a 880 KiB formattando con file system Amiga.
* Drive bay generici: non presenti.
* Drive bay custom: 1 da 3,5" occupato dal floppy disk drive.
* Periferiche di serie: mouse a due tasti.
* Sistema operativo di serie: prima AmigaOS 1.2 poi AmigaOS 1.3 (sistema operativo dotato, fin dalla sua prima release 1.0 del 1985, di doppia shell: una con interfaccia a riga di comando e una con interfaccia grafica WIMP a colori).
* Connessioni: 1 RGB-video, 1 parallela, 1 seriale, 1 disk drive, 3 audio (mono, right, left), 2 controller (mouse, joystick, ecc.).



PER ORA MI FERMO QUI', I PIU' GRANDI LI HO MESSI



Edited by ~Kira_Hack~ - 26/11/2010, 12:10
 
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Vale2Layha
view post Posted on 16/6/2012, 11:42     +1   -1




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maxmaxuell
view post Posted on 16/9/2012, 10:51     +1   -1




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max_400
view post Posted on 2/10/2012, 11:07     +1   -1




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maxmaxuell
view post Posted on 10/12/2015, 00:03     +1   -1




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